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Coronavirus, l’Italia si avvia verso la sospensione di tutte le prestazioni sanitarie non urgenti

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visite sospese

Nessuna visita o esame di routine è più possibile effettuarlo già da lunedì 9 marzo in diverse regioni italiane, in particolar modo nel nord Italia, mentre le regioni del centro e del sud si stanno via via avviando ad attuare le stesse modalità cautelative. Gli appuntamenti già presi sono annullati di default, non è possibile spostarli in quanto, non conoscendo la durata dell’emergenza Coronavirus, le agende per ora sono chiuse.

Nell’ambito delle misure per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus – CoVID-19, sarà possibile effettuare solo le prestazioni urgenti e indifferibili. Il provvedimento serve ad evitare la presenza in ospedale di pazienti che potrebbero infettarsi. L’obiettivo è anche quello di garantire la disponibilità di un congruo numero di posti letto sia nelle degenze mediche che chirurgiche.

Proseguono solo le terapie la cui interruzione procurerebbe un grave danno al paziente, quali ad esempio dialisi, terapie oncologiche-chemioterapiche, PET-TAC, radioterapia, e naturalmente tutti gli esami, le visite ed ogni altra prestazione connessa alla procreazione, alla nascita ed alla diagnosi prenatale ed al parto.
Proseguono anche le donazioni di sangue, per le quali si continua a fare appello ai donatori per far fronte al calo delle scorte.

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Crediti foto: LaPresse