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Emergenza Coronavirus, tutte le misure applicabili ai rapporti di lavoro dipendente

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Emergenza lavoro Coronavirus

Ecco chiarite tutte le possibilità da adottarsi nei rapporti di lavoro dipendente. Un vademecum utile sia ai datori di lavoro che ai dipendenti.

E’ possibile lavorare in aziende chiuse al pubblico?

È possibile, a condizione che siano rispettate in ogni caso le disposizioni a tutela della salute dei lavoratori, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro aggiornando, e qualora necessario fornendo gli appositi Dispositivi di Prevenzione Individuali e adeguando il Documento di Valutazione dei Rischi ai sensi del Testo Unico in materia di sicurezza e salute dei lavoratori con il rischio biologico “Covid-19”.

Come si possono gestire i rapporti di lavoro nei periodi di sospensione o riduzione dell’attività?

Collocando in ferie o permessi i dipendenti fino al loro esaurimento. Oppure sospendendo o riducendo l’orario di lavoro ricorrendo agli ammortizzatori sociali.

Sono previsti ammortizzatori sociali per tutte le aziende?

SI, gli ammortizzatori sono previsti per tutti i datori di lavoro, ad esclusione dei domestici.

Quali ammortizzatori possono essere richiesti?

  • Le aziende fino a 5 lavoratori, che non possono accedere ad altri ammortizzatori (sono quindi escluse le aziende e industriali e le imprese artigiane), possono richiedere per i loro dipendenti la Cassa integrazione guadagni in deroga. Per accedere alla cassa in deroga occorre presentare una domanda alla Regione tramite apposito portale.
    Le aziende che si avvalgono di consulenti del lavoro devono richiedere loro di procedere alla presentazione della domanda.
  • Le aziende che versano il contributo al Fondo di Integrazione Salariale (indicativamente quelle con più di 5 dipendenti non dell’industria, né dell’artigianato) posso richiedere l’Assegno Ordinario per la nuova causale “Emergenza Covid-19”. Per accedere al Fondo di Integrazione Salariale va presentata una domanda all’Inps tramite il cassetto previdenziale, dopo aver svolto la fase di consultazione sindacale che deve concludersi entro 3 giorni dalla presentazione.
  • Le aziende commerciali con più di 50 dipendenti che versano il contributo per la CIGS possono richiedere per i loro dipendenti la Cassa integrazione guadagni in deroga.

Quali integrazioni sono previste per i dipendenti nel periodo di riduzione o di sospensione dell’attività lavorativa a copertura della minore retribuzione?

L’integrazione salariale (sia l’Assegno Ordinario che la Cassa Integrazione in Deroga o la CIGO Covid-19) copre l’80% della retribuzione persa fino ad un massimale mensile di Euro 939,89 o di Euro 1.139,66 a seconda che la retribuzione mensile superi o meno l’importo di Euro 2.159,48. Per i periodi di integrazione salariale è prevista la contribuzione figurativa.

Da quando si possono applicare gli ammortizzatori sociali?

Tutti gli ammortizzatori potranno decorrere dal 23 febbraio. Le aziende pertanto potranno richiedere gli ammortizzatori con effetto retroattivo.

Qual è il termine per la presentazione della domanda degli ammortizzatori sociali?

La domanda per richiedere l’Assegno Ordinario o la CIGO Covid-19 potrà essere presentata entro la fine del quarto mese successivo a quello in cui ha avuto inizio la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro.

Qual è il periodo massimo di sospensione o riduzione dell’orario coperto dagli ammortizzatori sociali?

Per la cassa in deroga la durata dipende dagli accordi regionali sottoscritti. Per esempio, per l’Emilia Romagna è previsto un periodo limitato di 30 giorni dal 23 febbraio fino al 22 marzo 2020. Il nuovo decreto legge prevede un ulteriore periodo di 9 settimane da utilizzare entro la fine del mese di Agosto 2020.

Anche per l’assegno ordinario di integrazione salariale del FIS e per la CIGO Covid-19  è prevista una durata massima di 9 settimane da utilizzare entro la fine del mese di Agosto 2020.

Ci sono costi per le aziende che accedono agli ammortizzatori COVID-19?

Non è previsto alcun contributo aggiuntivo a carico delle imprese

L’azienda è tenuta ad anticipare le indennità ai dipendenti?

L’anticipazione non è in alcun modo obbligatoria, è una condizione che i datori di lavoro possono applicare a favore dei propri dipendenti se la situazione finanziaria dell’azienda lo consente. Le aziende possono inoltre valutare la possibilità di concedere anticipazioni del Trattamento di fine rapporto in deroga alle condizioni previste dalla normativa in materia.

Come si fa ad attivare lo smart working?

Fino al 31 luglio 2020 i datori di lavoro possono disporre che il rapporto di lavoro dei dipendenti si svolga temporaneamente con modalità “smart working” presso l’abitazione dei lavoratori, anche senza l’accordo individuale normalmente previsto. L’attivazione della modalità smart working dovrà comunque essere comunicata tramite il portale “Cliclavoro” del Ministero del lavoro.

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Crediti foto: LaPresse