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Consiglio Europeo: il Recovery Fund come risposta europea

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Di Agnese Stracquadanio

“Il Consiglio Europeo appena concluso segna una tappa importante della storia europea”. Queste le parole di Giuseppe Conte di ieri in una rapida dichiarazione da Palazzo Chigi a margine della video-conferenza tra i 27 membri dell’Unione Europea. Tutti i leader europei hanno concordato sul Recovery Fund, una risposta comunitaria all’emergenza da Coronavirus. Uno “strumento innovativo” secondo il premier Conte. Ovvero un fondo per la ripresa economica dei paesi più colpiti dal Covid-19 che si aggiunge ai provvedimenti già precedentemente varati dall’Unione Europea.

Il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel ha accolto il piano di ripresa sulla base di tre principi cardine: solidarietà, coesione e convergenza. Il piano del Recovery Fund non sarebbe soltanto necessario ma anche urgente per superare una crisi senza precedenti. “Stiamo tuti affrontando l’emergenza sanitaria e il benessere di ogni stato membro dipende dal benessere dell’intera Unione”, queste le conclusioni di Michel dopo il Consiglio Europeo.

Il Recovery Fund è una risposta europea nell’interesse di tutti, anche se resta da chiarire come nella fattispecie funzionerà. Non è ancora chiaro – infatti – se questo strumento sarà a fondo perduto o se funzionerà come un prestito. Un passaggio cruciale sul quale si scontrano i leader europei e da cui dipende la stabilità della stessa UE.

Ora la palla passa alla Commissione Europea che potrà presentare un piano strutturato già il 6 maggio. La presidente Ursula von der Leyen ha accolto in maniera positiva l’esito del Consiglio Europeo, auspicando un equilibrio tra sovvenzioni e prestiti. Come ha ricordato il presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli intervenuto in video-conferenza l’emergenza data da Coronavirus ha colpito i paesi membri dell’Unione Europea in maniera diversa, ma serve una risposta solidale. Per l’Italia si parla di una contrazione del Pil dell’8%, mentre secondo la Banca Centrale Europea il Pil dell’Eurozona rischia una perdita complessiva del 15%.

L’esito del Consiglio Europeo ha ancora una volta diviso il dibattito politico italiano. Mentre la maggioranza si complimenta con il premier Conte per il risultato ottenuto, le opposizioni criticano duramente la performance del premier. I tempi di implementazione del fondo e la definizione dei dettagli del suo funzionamento assumono, adesso più che mai, un’importanza cruciale per la credibilità dell’intera Unione Europea.

 

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