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Assegno unico 2023, in arrivo aumenti per le famiglie numerose e con figli piccoli

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Famiglia

E’ in arrivo per le famiglie italiane l’Assegno Unico 2023, che comincerà ad essere erogato entro il 15 di marzo. A partire da questo mese l’Assegno Unico aumenterà per le famiglie numerose e con figli piccoli, come stabilito dalla Legge di Bilancio 2023. Su questa mensilità verranno accreditati anche gli arretrati di gennaio e febbraio.  In particolare l’assegno aumenterà:

  • del 50% per i figli di età inferiore a un anno;
  • del 50% per i bambini da uno a tre anni nelle famiglie che contano tre o più figli a carico, ma solo in presenza di un Isee fino ai 40mila euro;
  • del 50% la maggiorazione forfettaria per i nuclei con almeno quattro figli a carico (passerà da 100 a 150 euro).

Le cifre finali di accredito, ovviamente, non saranno uguali per tutti. Gli aumenti saranno calcolati su importi variabili in base alla condizione economica, all’età e al numero dei figli e a eventuali situazioni di disabilità. Ma non tutti gli aventi diritto all’Assegno Unico vedranno l’aumento – e gli arretrati di gennaio e febbraio – nel mese di marzo. Per ottenerli, infatti, bisognava presentare la nuova DSU e gli altri documenti necessari per ottenere l’Isee aggiornato entro il 28 febbraio. Per chi non ha eseguito questa operazione, sarà necessario presentare i documenti entro il 30 giugno per ottenere tutti gli arretrati a partire da gennaio. In caso di mancata presentazione, verrà erogato solo l’importo base dell’assegno, senza aumenti.

Sono cambiate anche le fasce Isee per determinare l’importo spettante. Ad esempio, la soglia più bassa, sotto la quale spetta la cifra massima è passata da 15mila a 16.215 euro. Mentre la soglia più alta, oltre la quale si riceve solo l’importo minimo, ha subito una variazione da 40mila a 43.240 euro.

Cosa fare se non è stato rinnovato l’Isee per l’Assegno Unico?

Se il genitore a cui spettano gli aumenti previsti in Legge di Bilancio non ha rinnovato l’Isee entro il 28 febbraio scorso non vedrà l’incremento della cifra sull’assegno di marzo. Potrà però rimediare presentando la nuova DSU e gli altri documenti necessari per ottenere l’Isee aggiornato entro il prossimo 30 giugno. In questo modo potrà ricevere anche tutti gli arretrati a partire dal mese di gennaio. Invece, aggiornando l’Isee dopo il 30 giugno, comincerà a ricevere gli aumenti ma non gli arretrati. Per ottenere l’aumento bisogna compilare e presentare all’Inps la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) – un documento che indica i dati anagrafici, reddituali e patrimoniali aggiornati di un nucleo familiare – sul sito dell’Inps oppure presso un Caf o un patronato. In base a questa documentazione l’Istituto potrà rilasciare l’Isee entro pochi giorni. A quel punto, l’aumento scatterà il mese successivo il rilascio.

 

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Crediti Foto: Shutterstock

 

 

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