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“Viaggio da una stanza”, consigli dai lettori. Guido e Daniela ci portano in safari nel Sudafrica

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Safari nel Madikwe Game Reserve, Sudafrica

Per l’Italia questo non è certo un periodo semplice. L’emergenza causata dalla diffusione del coronavirus ha creato enormi disagi nel “nostro Paese” e conseguentemente anche nel mondo del turismo. In ogni caso nulla ci vieta di viaggiare almeno virtualmente. “Viaggio da una stanza” è una rubrica che vuole incarnare lo spirito del vero Viaggiatore (esatto con la V maiuscola) che pur rispettando alla lettera le norme, previste dal decreto ministeriale per il contenimento del Covid-19, continua a vivere esperienze in giro per il Pianeta.

Quattro chiacchiere con Guido: tour del Sudafrica

Ciao Guido. Grazie mille per aver scelto di condividere la tua esperienza di viaggio, in Sudafrica, coi lettori! 

Ciao a tutti! Mi chiamo Guido e vivo in provincia di Modena. Sono sposato con Daniela e proprio in occasione del viaggio di nozze, abbiamo avuto modo di visitare il Sudafrica concedendoci, inoltre, un safari meraviglioso.

Fantastico! Ora ti chiedo la tipologia di vacanza preferita da te e tua moglie?

Amiamo tantissimo la natura e gli spazi sconfinati, quindi cerchiamo di privilegiare sempre questi due aspetti in ogni nostra vacanza…

…e il Sudafrica immagino sia stata la logica conseguenza di quanto hai appena affermato…

Esattamente! Inoltre, era annidato in noi il fortissimo desiderio di vivere la prima “safari-expérience”.

Come ha strutturato il tour la vostra agenzia viaggi di fiducia? 

Abbiamo trascorso 9 giorni in Sudafrica. L’itinerario prevedeva come punto di partenza Johannesburg e poi a seguire Maropeng (la “culla dell’umanità”), il “Madikwe Game Reserve” (safari), Pretoria, Soweto e Cape Town.

Sembra davvero un’itinerario fantastico! Ma andiamo con ordine, parliamo un po’ di Johannesburg…

…Johannesburg è una bella città e ovviamente, come spesso capita quando si visitano i Paesi meno benestanti del Pianeta, si ha modo di osservare l’enorme differenza dello “status sociale” tra il centro cittadino e la periferia. Abbiamo effettuato tutti gli spostamenti, attraverso i vari quartieri, a bordo di un “mini-van” e la guida, se non per scattare qualche fotografia una volta raggiunta “Nelson Mandela Square”, non ci ha mai permesso di scendere dal mezzo per questioni di sicurezza. Forse i viaggiatori più incalliti e intrepidi, abituati a immergersi fino in fondo nelle culture dei Paesi meno sviluppati economicamente, non notano questo stato di “pericolo”. Noi eravamo in viaggio di nozze e ovviamente, per nessuna ragione al Mondo, avremmo voluto vivere episodi spiacevoli. Detto questo, tutto il “Mondo è Paese” e bisogna sempre prestare attenzione.

Soweto è una delle zone più caratteristiche della città e dal forte valore emozionale e politico. Vi ha entusiasmato?

Soweto è la più grande “township” (baraccopoli) del Sudafrica e ha avuto un ruolo fondamentale nella storia della lotta all’apartheid. Ci sono molti monumenti significativi come la Chiesa “Regina Mundi”, la più grande di “fede” Cattolica del Paese, dove in passato si tenevano le assemblee segrete quando il governo sudafricano vietò, ai neri, qualsiasi forma di raduno. Una visita la merita senz’altro anche la casa museo di Nelson Mandela, personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni.

Riguardo la “culla dell’umanità, cosa racconti? Immagino che questo luogo, storicamente parlando, abbia un’importanza fondamentale! 

Da Johannesburg ci siamo trasferiti immediatamente a Maropeng sistemandoci presso il “Cradle Boutique Hotel”. Quest’area, inserita nella lista dei patrimoni UNESCO, è di estrema importanza per lo studio dell’evoluzione dell’uomo. Qui, scienziati e archeologi, hanno rinvenuto i resti dei nostri primi antenati, ecco spiegato il nome “culla dell’umanità”. Davvero molto interessante la visita del Museo affine.

Poi è arrivato l’atteso momento del safari… 

…Proprio così, ci siamo alzati di buon ora e abbiamo viaggiato verso il “Madikwe Game Reserve” sistemandoci presso il “Madikwe River Lodge”, struttura meravigliosa completamente immersa nel parco e dotata di tutti i “comfort”. Durante il trasferimento i palazzi e il caos cittadino di Johannesburg diventano un lontano ricordo, si osservano lungo la strada tantissimi villaggi e poi, infine, la natura estrema prende il sopravvento.

https://www.instagram.com/p/B-j4fZVobCV/

Molte persone che si recano in Sudafrica per un safari scelgono uno dei parchi che, molto probabilmente, risulta tra i più famosi del Mondo. Sto parlando del “Kruger”. Voi avete optato per una destinazione differente, c’è qualche motivo particolare?

Ci avevano spiegato che il “Madikwe Game Reserve” appartiene a uno degli ultimi progetti di sviluppo e conservazione, dei parchi naturali nel territorio sudafricano. 75mila ettari di terreno che si estendono da una piccola cittadina del Sudafrica, fino al confine col Botswana la cui capitale dista solo 20 km dalla frontiera. Questa posizione a cavallo, tra due ecosistemi completamente differenti, rende unico nel suo genere questo parco. Inoltre questa zona è “Malaria-free” e in tutta onestà ci ha fatto risparmiare molto tempo, burocraticamente parlando, non dovendo eseguire tutta la profilassi delle vaccinazioni.

Quanti giorni siete stati in questo splendido angolo di Mondo? A quanti safari avete partecipato?

3 giorni e abbiamo preso parte a 4 safari. Solitamente i ranger conducono i visitatori all’interno del parco, a bordo delle jeep 4×4, durante le prime ore dell’alba e in prossimità del tramonto. Due momenti della giornata dove gli animali sono piuttosto attivi e i colori del cielo, che “regala” la savana, indimenticabili.

Domanda di rito: siete riusciti a osservare tutti i “big 5”?

Fortunatamente si! Elefante, leone, leopardo, rinoceronte e bufalo tutti avvistati e immortali dalla nostra macchina fotografica.

È consentito scendere dalla jeep nel momento in cui viene avvistato un animale?

Gli animali ogni tanto si avvicinano alla jeep, ovviamente guidati dal loro spirito d’intraprendenza, ed essendo oramai abituati a questo tipo di evento e alla presenza dei ranger, non rappresentano un potenziale pericolo. Va da sé che il buon senso debba sempre essere all’ordine del giorno. Non ci è mai stato concesso, però, di scendere dal mezzo.

Il maggior senso di avventura “promesso” dal “Madikwe” rispetto al “Kruger”, è stato vissuto?

Il “Madikwe” è sicuramente meno commerciale rispetto al ben più noto “Kruger”. Questo significa di conseguenza meno affollamento all’interno del parco e soprattutto più tranquillità durante l’avvistamento e la manovra di avvicinamento, agli animali. Basti pensare che io e Daniela eravamo da soli col ranger sia a bordo del mezzo, in pratica una jeep privata per 2 persone, sia nelle vicinanze delle belve; nei parchi più famosi e trafficati, invece, non è difficile notare tre o quattro fuoristrada intorno a elefanti, giraffe e leoni.

https://www.instagram.com/p/B_CmzM1IAm9/

 

Dopo vi siete trasferiti a Pretoria, ti ha colpito la città?

Carina, ma se devo essere sincero non mi ha entusiasmato.

Manca all’appello Cape Town, cosa ci racconti di questa città?

Cape Town ci ha meravigliati tantissimo. Una città fantastica, molto ricca e piena di graziose villette, con un bellissimo centro cittadino, immersa in uno scenario naturale da favola e non ultimo in grado di infondere, nel visitatore, un maggior stato di sicurezza nel visitarla rispetto a Johannesburg, Soweto o Pretoria.

Cosa avete visitato?

Siamo stati al “Capo di Buona Speranza”, il punto più a sud dell’intero continente africano, e poi sul faro di “Cape Point”: un fantastico punto d’osservazione che permette di ammirare la “linea” che divide le acque fredde dell’Oceano Atlantico da quelle più calde dell’Oceano Indiano. Abbiamo “fatto visita” alla colonia dei pinguini africani e successivamente assaporato qualche vino locale, presso una cantina, durante il tour sulla strada dell’uva. Infine ci siamo goduti lo spettacolo visivo dall’alto, “offerto” dalle varie postazioni panoramiche sulle colline nei dintorni della città, di Cape Town. Peccato che il mal tempo non ci abbia permesso di salire sulla “Table Mountain”, da sopra quell’altura lo scenario immagino sia mozzafiato! Questo angolo di Sudafrica è meraviglioso!

Tre ricordi che porterai sempre nel tuo cuore? 

  • Leoni e giraffe
  • I colori del tramonto nel “Madikwe Game Reserve”
  • “Capo di Buona Speranza” e i panorami sulla città di Cape Town

Guido ti ringrazio per la disponibilità. Credo sarà bellissimo raccontare di questo tuo viaggio e l’articolo, con ogni probabilità, insinuerà nelle persone una voglia pazzesca di partire per il Sudafrica.

Grazie a voi, è stato un piacere! Consiglio tantissimo di provare l’esperienza del safari, non vi deluderà!

Per oggi il nostro viaggio termina qua. Appuntamento al prossimo articolo con altri consigli dai lettori.

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