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Svezia, Tegnell: “Col senno di poi cambierei completamente strategia sulla gestione della pandemia. Troppi morti ed una crisi che non ci aspettavamo”

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L’epidemiologo Anders Tegnell, ossia il principale artefice della decisione di lasciare aperta la Svezia, senza restrizioni che non fossero consigli al distanziamento, ha ammesso ad una radio nazionale che, col senno di poi, cambierebbe completamente strategia sulla gestione della pandemia, visti i numeri dei morti che il paese ha dovuto fronteggiare.

Tegnell durante l’intervista ha dichiarato: “Se dovessimo incontrare la stessa malattia con la conoscenza che abbiamo oggi credo che la nostra risposta si collocherebbe a metà strada tra quello che ha fatto la Svezia e ciò che ha fatto il resto del mondo”.

Il tasso di mortalità in Svezia è tra i più alti al mondo (43 per 100mila abitanti), e Danimarca e Norvegia la scorsa settimana hanno riaperto le frontiere escludendo rigorosamente i vicini svedesi.

Sappiamo, infatti, che uffici, luoghi di lavoro, negozi, palestre, ristoranti e scuole (per i ragazzi fino a 16 anni) non sono stati chiusi e che sono invece stati vietati gli assembramenti con più di 50 persone: “C’è spazio per un miglioramento rispetto a quello che abbiamo fatto”, ha ammesso il medico.

Lo stesso ambasciatore italiano a Stoccolma aveva criticato le affermazioni di Tegnell sul fatto di aver ottenuto risultati migliori di quelli dell’Italia. E il fatto che la Svezia sia stata una dei pochi Paesi a non inviare aiuti all’Italia e di militare nel “gruppo dei frugali” che si oppone agli aiuti Ue a fondo perduto ai Paesi più colpiti, non ha migliorato il clima.

Inoltre, il dato più sconfortante viene dall’economia, poiché l’aver tenuto aperto il Paese non è servito a limitare la crisi. Il ministro delle Finanze, Magdalena Andersson, di recente ha stimato che in Svezia il Prodotto interno lordo avrà un calo del 7 per cento, certificando una recessione in linea con il resto d’Europa e una crisi che non si era mai verificata dal secondo dopo guerra.

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Crediti Foto: jessica.nina.lee/instagram

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