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Recensione a bordo campo del Grande Fratello, puntata di Lunedì 3 Novembre: “Tacchi da suicidio, copioni da Oscar e drama da TikTok fake”

La settima puntata di lunedì 3 novembre è stata un capolavoro di caos collettivo, con Simona Ventura a fare da regina esausta su un trono di tacchi assassini e concorrenti che “non sanno fare TV”

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Ah, il Grande Fratello, quel circo televisivo dove la realtà è più fake di un filtro Instagram e i concorrenti entrano per “cercare se stessi” ma escono con un agente. La settima puntata di lunedì 3 novembre è stata un capolavoro di caos collettivo, con Simona Ventura a fare da regina esausta su un trono di tacchi assassini. Il Grande Fratello, quel reality che promette di essere “la Casa più spiata d’Italia” ma in realtà è la Casa più recitata d’Italia. Un caos collettivo condito da tweet letti come bollettini di guerra e concorrenti che “non sanno fare TV” (spoiler: gli altri sì, e pure bene). Coltello affilato, sarcasmo a mille. Andiamo per punti, con il coltello tra i denti e leggerezza. Pronti? Si parte.

Simona Ventura e i suoi tacchi 12: un’agonia fashion

La nostra SuperSimo, icona eterna, ha condotto con l’energia di chi ha sniffato caffè per 4 ore, ma alla fine della puntata barcollava come un fenicottero ubriaco su una gamba sola. Ma brava, Simo! Resisti per noi! Quei trampoli da 12 centimetri l’hanno tradita: sudore, smorfie, un “non ce la faccio più” sussurrato agli autori mentre andavano in onda le clip. Datele uno sgabello, Mediaset! O, meglio, prestatele le ciabatte di Flavio Briatore (e a fine puntata le aveva per davvero, le sue…): comode, miliardarie, e almeno non rischieranno di farla cadere in diretta mentre nomina l’eliminato. Povera Simona, eroina del tacco alto, meriti un Oscar per la resistenza… e un podologo.

Il panel dei tre ex: un trio in cerca d’autore

Floriana ieri sera sembrava una cubista del Circo Loco di Ibiza; ha capito che è parte di un gioco e per tutta la puntata si è divertita senza prendersi sul serio ridendo e lanciando baci al pubblico durante i neri. Ascanio, erede di un cognome papale, sembrava annoiato come un nobile che aspetta l’eredità da 30 anni: “Sì, ok, nomino, ma prima passatemi il prosecco”. Cristina, la meno partecipativa dei tre, seduta immobile sulla sedia (da cui scende solo a fine diretta prendendosi anche un cazziatone da Simona perché parlava con Floriana sovrapponendosi a lei) sembra costantemente chiedersi: “Ma veramente sono qui?”. 

Sonia Bruganelli: troppo mordiba, affonda di più!

Sonia, perla rara in questo mare di banalità, ha commenti sempre freschi e taglienti come un gin tonic con lime. Ma sui drammi della Casa è ancora troppo soft, troppo “signora”. Affonda, Sonia! Squarcia! Dì pure: “Ma davvero vi credete ‘sta love story da discount?”. Può essere la Regina del Trash, ma sceglie di fare la Principessa. Peccato. Il pubblico vuole sangue, non tisane. 

Gli autori: burattinai con la ship in pericolo di naufragio

Hanno i cocchi, ovvio: montaggi da favola, luci soffuse, rallenty sui baci. Ma poi c’è Jonas, il guastafeste con ciuffo e lente d’ingrandimento. Il fattaccio? Cena intima, candele, musica da spot di profumo. Anita (fresca di lutto per la mamma, che l’ha portata fuori Casa per alcuni giorni), torna e “puf”, improvvisamente sboccia l’interesse per Jonas tra sguardi languidi, frasi sibilline, dette e non dette (nemmeno lei ci credeva). Lui, invece di sciogliersi come un gelato in agosto, alza il sopracciglio e la guarda sospettoso lo Sherlock Holmes della Garbatella: “Aspetta, prima non eri così, eri diversa, non capisco”. Gli autori vivono di ship. Jonas le affonda. E per questo, in regia, qualcuno avrà già ordinato la lapide televisiva: “Qui giace Jonas, ucciso da una cena troppo romanzata”.

Francesco l’eliminato: “Non so fare TV”. Traduzione: gli altri recitano

Francesco esce e butta la bomba: “Non so fare televisione, per questo sono fuori”. Genio! Sta praticamente urlando: “Gli altri hanno il copione, io no!”. Onesto, goffo, eliminato. Addio, Francesco. Tornerai in un reality per “non attori”? Tipo L’Isola dei Non Famosi… ma Veri? (oppure, se gli va bene, finirà tra i “personaggi” del minimondo di Avanti un Altro grazie a Sonia ndr). Se va male, tornerà a fare multe come gli ha “carinamente” augurato Grazia (finita al televoto e che, con molta probabilità, lo seguirà a ruota).

Valentina: urla, extension e un déjà-vu epico

Tre puntate di urla, tirate di extension verbali che hanno colpito come armi letali, esce e rientra come se “questa casa non è un albergo”, e all’ennesimo confronto che fa? Dice a Domenico le stesse identiche parole di quando si è presentata la prima volta: “Devi stare lontano da Benedetta!”. Ah, tutto qui?  Un loop temporale da film horror. Sarebbe stata una Queen assoluta se lo avesse mollato in diretta, tipo “Addio, fake boy!”. Ma no, la TV piace più delle corna, evidentemente: litigi, visibilità, like. A proposito, Domenico con tutti gli account fake su TikTok (quanti ne aveva, un esercito?), siamo certi che Benedetta sia il suo unico problema? La Casa è un reality, lui è virtuality.

Claudio Amendola & Donatella: esperimento comico fallito, cliché intatti

Ospitare un romano verace come Amendola per fargli recitare una scenetta “anti-cliché” con Donatella? Idea geniale… sulla carta. Risultato: disastro totale. Lei lo chiama “vecchio” (“Sembra mio padre, stessa età!”), zero ironia, zero show. Donatella non molla “il posto fisso” manco morta: ama solo la sua pezza gialla, quel feticcio che la rende più prevedibile di un oroscopo da settimanale. Claudio, torna a fare I Cesaroni (a proposito, quando arrivano?), qui sei sprecato. E pure umiliato.

L’omaggio a Broadway

Le nuove scenografie dello studio del Grande Fratello sono un omaggio a Broadway. Il palco è illuminato come se dovesse arrivare Phantom of the Opera, ma poi entra Simona e sembra più una festa di capodanno. L’idea è carina: dare un tocco di teatro al trash quotidiano. Il risultato? Un musical senza canzoni, con tanti riflettori e zero coreografie: al massimo si zompetta con ABRACADABRA. Insomma: Broadway sì, ma light. Come un espresso decaffeinato: sa di caffè, ma non ti fa partire l’adrenalina.

In sintesi, puntata che ha provato a risalire la china degli ascolti, ma che non si è schiodata dal 14.7% (quasi 1,9 milioni), nonostante l’insistenza sul drama plot abbia tenuto le luci puntate sui protagonisti un’ora e mezza!!!

NOTA A MARGINE

Mentre le luci dello studio si abbassavano e l’applauso del pubblico si dissolveva, mi sono resa conto che la mia presenza in quella settima puntata del Grande Fratello era ormai al capolinea. Ogni dettaglio mi ha tenuta inchiodata, occhi spalancati, come una bambina che scopre il trucco di un prestigiatore. Ho osservato gli autori passare fogli con annotazioni frettolose, correggere al volo una battuta, arrabbiarsi quando il talk calava d’intensità. Lo sguardo di Simona Ventura non si è mai staccato dal gobbo, al massimo ha cercato quello di Sonia, abile partner in crime a farle da contraltare quando c’era da accendere micce. Mi sono divertita. Ma mi è mancata l’ironia di X ed il fatto di non poter tweettare. Recupererò lunedì prossimo! 

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