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Platinette, il racconto intimo di Mauro Coruzzi: “Un altro ictus, ho già fatto testamento”

Scoperto da Maurizio Costanzo alla fine degli anni ’90, Il conduttore radiofonico e televisivo si è aperto in una lunga e toccante intervista al settimanale DiPiù dove ha descritto il momento drammatico vissuto

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Platinette, il racconto intimo di Mauro Coruzzi: “Un altro ictus, ho già fatto testamento”
Crediti Foto @IlMondodellaTV X

Mauro Coruzzi, noto al grande pubblico come Platinette, si è aperto in una lunga e toccante intervista al settimanale DiPiù, raccontando con sincerità e forza d’animo il difficile momento che ha segnato la sua vita negli ultimi mesi. Il conduttore radiofonico e televisivo, 69 anni, ha rivelato di essere stato colpito da un secondo ictus l’8 febbraio 2025, a meno di due anni dal primo grave episodio che lo aveva costretto a un lungo percorso di riabilitazione nel marzo 2023.

Un nuovo dramma e la salvezza in extremis

Con la schiettezza che lo contraddistingue, Coruzzi ha descritto il momento drammatico del secondo ictus: “Le mie gambe non hanno retto, è stato come se non le avessi più. Sono caduto, ho sbattuto la testa, ma non ho perso conoscenza. Per ore sono rimasto per terra, senza potermi muovere”. Un’esperienza che lo ha segnato profondamente, ma che avrebbe potuto avere un esito ben più tragico se non fosse stato per la prontezza della sua collaboratrice domestica. “Se non ci fosse stata lei, forse oggi non sarei qui”, ha confessato Mauro, sottolineando come la colf, trovandolo a terra, abbia immediatamente allertato i soccorsi, permettendo un intervento tempestivo. “Ricordo tutto: l’arrivo dei medici, la corsa in ambulanza, l’ingresso in ospedale. Ero cosciente, ma non potevo muovermi”, ha aggiunto, evidenziando la lucidità con cui ha vissuto quei momenti concitati.

La lotta per la ripresa

Dopo il primo ictus del 2023, che gli aveva temporaneamente tolto la capacità di parlare, Coruzzi aveva già affrontato un lungo percorso di riabilitazione, fatto di logopedia e fisioterapia. Il secondo episodio, che lo ha privato della mobilità, lo ha costretto a riprendere la battaglia per riconquistare la sua autonomia. “Prendo ancora parecchi farmaci. Non mi sono ancora ripreso del tutto, ma continuo a fare progressi e sono sicuro che, piano piano, tornerò come prima”, ha dichiarato con ottimismo. Attualmente, Platinette si muove con l’ausilio di un deambulatore e segue sedute di fisioterapia e logopedia per recuperare le sue capacità motorie e verbali.

Il testamento e la riflessione sul futuro

L’esperienza del secondo ictus ha spinto Coruzzi a confrontarsi con la propria mortalità, portandolo a una decisione importante: “Ho già fatto il testamento”. Una scelta che riflette la consapevolezza della fragilità della vita, ma anche una volontà di affrontare il futuro con pragmatismo. Nonostante le difficoltà, Mauro non perde il suo spirito combattivo e il suo umorismo, caratteristiche che lo hanno reso un personaggio amato dal pubblico italiano.

Un percorso di vita straordinario

Platinette, alter ego di Mauro Coruzzi, è un’icona del panorama televisivo e radiofonico italiano. Scoperto da Maurizio Costanzo alla fine degli anni ’90, ha conquistato il pubblico con il suo stile eccentrico, la parrucca biondo platino e la schiettezza che lo contraddistinguono. Dalle partecipazioni al Maurizio Costanzo Show alla conduzione di programmi radiofonici come Platinissima su Radio Deejay, fino alla sua presenza in trasmissioni come Ballando con le stelle e Amici di Maria De Filippi, Coruzzi ha saputo costruire una carriera poliedrica. Non solo: la sua lotta contro l’obesità, che lo ha portato a perdere fino a 70 chili grazie a interventi come il palloncino gastrico e la chirurgia bariatrica, è stata un altro capitolo significativo della sua vita, affrontato con la stessa determinazione che oggi gli permette di combattere le conseguenze dell’ictus.

Un messaggio di speranza

L’intervista a DiPiù non è solo il racconto di un’esperienza drammatica, ma anche un messaggio di resilienza. Mauro Coruzzi, con la sua storia, invita a non arrendersi di fronte alle difficoltà, a cercare supporto medico e psicologico e a valorizzare ogni piccolo progresso. La sua voce, che ha accompagnato generazioni di ascoltatori e telespettatori, continua a essere un faro di autenticità e coraggio.

“Non voglio compiangermi, prendersi meno sul serio è importante”, aveva dichiarato in un’intervista precedente a Verissimo. E anche oggi, nonostante le sfide, Platinette guarda avanti, pronto a tornare più forte di prima.

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