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Coronavirus. L’israeliano Tal Zaks annuncia: “Il vaccino funziona, ed è in grado di stimolare il sistema immunitario. Pronto per fine anno”

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Mentre in Italia si discute sulle gestioni delle riaperture, sui protocolli e sulle linee guida da adottare per la ripresa economica e sociale del Paese, nonché, sulla ripresa dello sport agonistico e non, da Israele, nello specifico dal sito Israeletoday, arriva una notizia che apre nuovi scenari sul futuro della malattia.

Stando alle parole di Tal Zaks, amministratore delegato medico israeliano della società biotecnologica statunitense Moderna, il vaccino “funziona” e ci sono ottime probabilità che sia pronto tra fine anno, massimo inizio 2021, e che lo si potrà trovare sul mercato, soprattutto in quello americano.

Zaks, ha raccontato di avere testato il vaccino su di un numero limitato di volontari e che nei prossimi giorni inizierà la sperimentazione della fase 2 e, se tutto andrà bene, a luglio inizierà la fase 3 del test su migliaia di persone, spinti dalla buona riuscita dei primi risultati che dimostrano che il test funziona davvero e che è in grado di stimolare il sistema immunitario.

Infatti, la fase 1 dei test clinici ha dimostrato segnali incoraggianti poiché le persone che si sono sottoposte alla sperimentazione hanno sviluppato anticorpi molto simili ai pazienti che hanno contratto il virus e sono guariti. Tra le altre cose si è dimostrato ben tollerato, perché non ci sono stati effetti collaterali aggiuntivi.

Il farmacologo, Silvio Garattini, fondatore dell’Istituto Mario Negri, nonostante i numeri possano incoraggiare, invita alla prudenza: “Ovviamente si tratta di un primo step perché c’è ancora bisogno di accertare che questi anticorpi siano neutralizzanti, ossia riescano veramente a sconfiggere il virus. Inoltre stiamo parlando di un piccolo numero di soggetti volontari che non permette di capire esattamente a quante persone il vaccino susciti una risposta anticorpale, in che quantità e per quanto tempo. La fase 2, probabilmente, sotto questo aspetto, ci fornirà dati più ampi e attendibili”.

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Crediti Foto: clinica_ruesch_official/instagram

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