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A “Le Iene presentano: INSIDE”, domenica 2 aprile va in onda il caso della strage di Erba. I coniugi Romano sono innocenti?

La strage di Erba: un caso circondato da mille dubbi. Se ne occuperanno su Italia 1 Antonino Monteleone e Francesco Priano

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A "Le Iene presentano: INSIDE", domenica 2 aprile va in onda il caso della strage di Erba
Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati per la strage di Erba

Le Iene si occupano della storia di Rosa e Olindo, condannati all’ergastolo per avere tolto la vita ai vicini

È possibile che Rosa Bazzi e Olindo Romano, condannati per la strage di Erba del 2006, stiano scontando l’ergastolo da innocenti? Se lo tornano a chiedere Le Iene dopo che la loro difesa ha annunciato di essere pronta a presentare per la prima volta la richiesta di revisione del processo. A “Le Iene presentano: INSIDE”, domenica 2 aprile alle 20.30 su Italia1Antonino Monteleone e Francesco Priano racconteranno i possibili elementi, compresi quelli che la redazione del programma che si sta occupando del caso, ha raccolto negli anni.

La strage di Erba: coinvolto anche il piccolo Youssef

La strage di Erba è stato un caso di omicidio plurimo commesso a Erba, in provincia di Como, l’11 dicembre 2006 dai coniugi Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi, che uccisero a colpi di coltello e spranga Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini. Il marito di quest’ultima, Mario Frigerio, colpito con un fendente alla gola e creduto morto dagli assalitori, riuscì a salvarsi grazie ad una malformazione congenita alla carotide che gli impedì di morire dissanguato.

Azouz Marzouk il primo indagato

Le indagini inizialmente si concentrarono su Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre di Youssef Marzouk, che secondo la stampa aveva precedenti penali per spaccio di droga ed era uscito dal carcere grazie all’indulto del 2006, al momento dei fatti era in Tunisia in visita ai genitori; rientrato precipitosamente in Italia, venne interrogato dai carabinieri che confermarono il suo alibi e iniziarono a sospettare di un regolamento di conti compiuto contro di lui. 

Olindo Romano e Rosa Bazzi

Tra le altre piste seguite viene subito segnalato il comportamento anomalo di due vicini di casa di Raffaella Castagna che in passato avevano avuto contenziosi legali con la defunta. Nonostante gli sconcertanti fatti accaduti, già dalle prime ore dopo gli omicidi i coniugi Romano si erano dimostrati disinteressati, diversamente dagli abitanti della corte, e a differenza dei condomini non avevano chiesto rassicurazioni alle forze dell’ordine. Questi sospetti portarono gli inquirenti a sequestrare alcuni indumenti dei coniugi e a metterne sotto controllo abitazione ed automobile. Ma nella prima notte dopo la strage altri fatti destarono l’attenzione degli inquirenti: il fatto che entrambi presentassero delle ferite (il marito una ecchimosi alla mano e una all’avambraccio, la moglie una ferita sanguinante ad un dito). I coniugi vennero fermati il giorno 8 gennaio 2007 e arrestati, dopo un lungo interrogatorio, il giorno seguente.

Nel 2011 furono rigettati tutti i ricorsi proposti

La strage avvenne nell’abitazione di Raffaella Castagna, in una corte ristrutturata nel centro della cittadina. L’appartamento fu dato alle fiamme subito dopo l’esecuzione del delitto. Il 3 maggio 2011, la Corte suprema di cassazione ha rigettato i ricorsi proposti, con l’indiretta conseguenza che è diventata definitiva la sentenza di Appello che aveva riconosciuto come autori della strage i coniugi Romano, già condannati all’ergastolo.

Sentenza

Olindo rilascia quattro dichiarazioni spontanee, ribadendo la sua innocenza e quella della moglie ed esprime cordoglio per i familiari delle vittime. La Corte d’assise pronuncia il 26 novembre 2008 la sentenza di primo grado: i coniugi Romano sono condannati all’ergastolo con l’isolamento diurno per tre anni. La corte inoltre stabilisce come risarcimento una quota di 500000 euro per i Frigerio, 60000 euro a Marzouk, 20000 per i suoi genitori residenti in Tunisia.

Secondo grado e ricorso

Il 20 aprile 2010, la Corte d’assise d’appello di Milano, ha confermato l’ergastolo ai coniugi Rosa Bazzi e Olindo Romano, con la misura afflittiva supplementare dell’isolamento diurno per tre anni, il massimo consentito dalla legge. Rosa Bazzi sta scontando la pena nel carcere di Bollate, mentre Olindo Romano sta scontando la pena nel carcere di Opera; i due sono autorizzati a incontrarsi una volta al mese. Già nell’aprile del 2011 Marzouk aveva cambiato idea sostenendo che i Romano non siano i colpevoli. 

Crediti Foto Le Iene Facebook

 

 

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