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Mei, Rubrica. MUSICA IN GIALLO. “Vicina, vicina”: oggi sono YouTube con il video che accompagna la seconda traccia”

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Di Roberta Giallo

“VICINA VICINA”: OGGI SONO SU YOUTUBE CON IL VIDEO CHE ACCOMPAGNA LA SECONDA TRACCIA – IERI ERO DA RED RONNIE A RACCONTARNE LA GENESI E IL PROGETTO YELLOW-MUSIC.IT, GRAZIE AL QUALE GLI ARTISTI POTRANNO GUADAGNARE VENDENDO LE LORO OPERE ED ESSERE SOLIDALI”

 

E’ successo tutto per caso e un po’ all’improvviso, proprio come accadono le cose che devono accadere. Ieri ricevo una telefonata da Red Ronnie che mi dice di aver saputo dell’uscita della mia nuova raccolta di canzoni, “Vicina Vicina”, e che vorrebbe ne parlassi con lui in diretta la sera, meglio ancora se ad accompagnare il tutto ci fosse un videoclip. 

E’ l’ultima puntata del Barone Rosso, sarebbe bello per me, poiché anche da un punto di vista simbolico amo essere presente all’inizio e alla fine.

Sono felice. Zio Red a me ha sempre portato fortuna… però? 

C’è un però. Come faccio con il videoclip…?  Mi spiego. Un videoclip esiste, in realtà ne esiste più di uno. Durante la quarantena mi sono “sperimentata” anche regista e ne ho girati diversi: che vuoi fare quando hai tempo, se non sperimentare e sperimentarti, magari solo per capire se ti piace, se puoi migliorare, se sei negata/o? 

Ecco il però: li avevo girati con l’intenzione precisa di caricarli su una piattaforma “speciale”, una piattaforma in cui pagando è possibile accedere a dei contenuti esclusivi. E quando dico “contenuti”, intendo una vasta gamma di prodotti: dagli album, ai dvd, da tutte quelle cose che chiamiamo merchandising, ai quadri, ai disegni e le installazioni. Ma anche contenuti “altri”, che ne so, una performance di una canzone originale o di una cover, un pezzo strumentale suonato col banjo o col sax, un monologo…

In un momento storico come il nostro, “l’arte”, “la musica” e simili, non possono essere più date per scontate, essere banalmente “gratuite”, né trattate come “dovute” e/o dovutamente gratuite, soprattutto se parliamo di opere realizzate da artisti ancora in vita,  che grazie a quelle opere vivono/vivrebbero, mangiano/mangerebbero, campano/camperebbero… 

Attenzione, io non dico che non sarebbe bello che TUTTO fosse gratuito, la gratuità dell’arte sarebbe il fiore all’occhiello di un mondo evoluto, là dove gli artisti venissero pagati  sempre “dall’alto” e il pubblico potesse sedersi ad ascoltarli senza dover pagare…  ma noi siamo nella Barbarie… e in qualche modo dobbiamo aiutarci. Proprio come penso di aiutare quel barista dal quale vado tutti i giorni a farmi preparare il mio adorato bubble tea, piuttosto che prepararmelo a casa…

Ora come ora non è più sostenibile una pressoché totale gratuità nella misura in cui desideriamo che la categoria artisti non “scompaia”, non “muoia”, non si “estingua” (a parte pochissimi miracolati…). Anche perché, voglio ricordarlo, gli artisti sostengono molti costi, dall’acquisto di strumenti alla produzione, dagli uffici stampa etc. Tutto si paga! Tutto costa!

Da ora in avanti cercherò di essere breve, chiara, e non fraintendibile. 

Oggi, salvo le celeberrime popstar/rockstar (ma queste sono solo una minuscola fetta di tutta la valida proposta artistica nazionale), tutti coloro che vivevano di musica o che erano a un passo dal realizzare questo sogno/obiettivo, si sono trovati in difficoltà. E parlo di difficoltà serissime, per taluni difficoltà a mettere in piedi pranzo e cena, non un “tour fikissimo” 

Che poi, attenzione, a pensarci bene il problema non è neanche che si presentino delle difficoltà, la vita di tutti ne è quotidianamente permeata, con e senza corona-virus. 

Il problema sono i MEZZI E LE RISORSE ADEGUATI che potrebbero/dovrebbero essere messi a disposizione “dall’alto”, “dalle istituzioni”, per superare le eventuali difficoltà, in questo caso eccezionali.

E, per carità, non solo “noi”, anche altre categorie versano in pessime condizioni, ma io non posso parlare di ciò che non conosco bene, quindi parlo della mia.

Però _secondo o terzo però?!_ vero è che non ci si può solo lamentare, e che bisogna sforzarsi di essere PROPOSITIVI, cercare la “luce”, cercare di contrastare le avversità, non perdersi d’animo.

Per quel che mi riguarda, volendo con tutta me stessa contrastare l’impossibilità “temporanea” a guadagnare in modo continuativo dai concerti, poiché sono stati per lo più cancellati o rimandati a data da decidere, e benedico il cielo per le mie prime date confermate (la prima ad Ancona il 5 Luglio per il Cinematica Festiva, l’altra in Calabria il 19 Agosto a San Nicola Arcella), ho colto al balzo la geniale intuizione del mio manager, che durante il lock down mi aveva suggerito e invitato ad aprire uno shop on-line con tutto il mio merchandising e gli altri miei lavori artistici: quadri, disegni, opere audio-visive…

La cosa poi ha preso un respiro tanto più ampio, fino a creare un shop on line A DISPOSIZIONE DI TUTTI GLI ARTISTI che vorrebbero vendere e guadagnare in modo semplice e sicuro dalla loro arte: le loro performance, i loro album, il loro merchandising, i loro manufatti…

Insomma www.yellow-music.it è pronto! 

Io ci sono già con diverse opere che aggiornerò.

E anche voi, se la cosa vi piace, potete già iscrivervi qui:

 https://www.yellow-music.it/area_riservata/registrati.php?id_affiliate=2      , sia come venditori, sia come potenziali compratori.

Anche perché, parliamone, questa piattaforma prevede che si possa GUADAGNARE RECIPROCAMENTE là dove uno aiuti l’altro a vendere o faccia iscrivere l’altro (purtroppo non ho tempo di spiegare approfonditamente bene come adesso, ma il sito spiega tutto, e io tornerò a parlarne sui miei social network).

Ora torniamo a dove eravamo. Torniamo a Red Ronnie e alla mia cronostoria di ieri.

Non so se dire a Red “sì o di no”, lui stravolge sempre tutti i miei piani, e non tanto riguardo alla mia presenza (mi fa sempre tanto piacere salutare Zio Red), ma riguardo a questo benedetto videoclip…

Ho poco tempo per pensarci e seguo l’istinto: alla fine senza estremismi decido che la sera mostrerò il mio videoclip in anteprima nell’ultima serata del Barone Rosso, perché AMO il mio pubblico e chi mi ha supportato in tutti questi anni, perché Red mi ha dato spesso spazio, anche quando ero una totale sconosciuta, e  un regalo glielo “devo” ancora… (anche se lui, devo dirlo, non mi avrebbe mai obbligata a farlo, e mi ha proprio detto, testuali parole, “non ti voglio mettere in difficoltà, scegli tu!”.

Ma c’è di più, in qualche modo visto che mi sono sperimentata nella regia, potrò testare il vostro gradimento… così, se vi piacerà, se vi emozionerà, se vi coinvolgerà, forse sarà un piacere per voi impossessarvi dell’intero “ pacchetto” di tutti i videoclip da me realizzati per il progetto “Vicina Vicina”… no? 

Allora, una cosa gratuita e un’altra no! Forse è questa la filosofia giusta! Non trovate? Io ne sono convinta. 

Eccovi il video che accompagna  “La canzone dell’amore perduto”, da me reinterpretata nella mia stanza vuota, piano e voce, con tanto sentimento…  

Mi raccomando, fatemi sapere che ne pensate, scatenatevi con commenti e like  qualcuno mi ha detto  che nel nostro strano mondo siano importantissimi, fondamentali, imprescindibili… 

 

Leggi qui l’articolo originale dal sito del MEI. 

Roberta Giallo

Laureata in Scienze Filosofiche, Roberta Giallo è cantautrice, autrice, performer, pittrice etc. Si definisce un “ufo” o “un’aliena perennemente in viaggio”.

Ha già scritto di musica per Vinile e All music Italia. Musica in Giallo è la sua prima rubrica musicale per MeiWeb.

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