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Sanremo History. Vorrei cantarti fra cent’anni: Luigi Tenco vince la sfida contro Domenico Modugno e accede ai 16mi di finale

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SANREMO HISTORY. Luigi Tenco, Domenico Modugno. VORREI CANTARTI FRA CENT'ANNI

Scopriamo chi vince la quarta sfida dei trentaduesimi di finale di “Vorrei cantarti fra cent’anni” tra Domenico Modugno e Luigi Tenco

SFIDANTE | DOMENICO MODUGNO

Dopo il duello a quattro voci Loredana Bertè & Ivana Spagna VS Rossana Casale & Grazia Di Michele, i riflettori si riaccendono sul Sanremo in bianco e nero del 1966. La tredicesima sfida di Vorrei cantarti fra cent’anni schiera Domenico Modugno che segna la svolta cantautorale del Festival.

“Dio, come ti amo” è infatti il primo brano vincente cantato e scritto, sia nella musica sia nel testo, da un unico artista. La seconda versione – come prassi in quel periodo – venne affidata ad un ancora minorenne Gigliola Cinquetti. Se la Cinquetti con un’interpretazione matura e sensuale si aggiudicò la vittoria per la seconda volta, dopo l’exploit di “Non ho l’età” (Per amarti)” di due anni prima, Modugno collezionò il quarto trofeo in nove edizioni.

Diretto dal maestro Nello Ciangherotti, che ne curò anche l’arrangiamento sofisticato, il mitico interprete de Nel blu dipinto di blu portò in scena anche le sue straordinarie doti attoriali. Il brano romantico e strappalacrime ben si adattò ad una trasposizione cinematografica (in gergo tecnico chiamata “musicarello”) con la regia di Miguel Iglesias e i due interpreti nel ruolo di attori principali. Il successo fu dunque sia discografico sia cinematografico, anche se dopo una settimana di permanenza al primo posto della classifica dei 45 giri venne travolto dalla carica beat di Caterina Caselli con Nessuno mi può giudicare” (altro brano di quel Sanremo, classificatosi al secondo posto).

SFIDATO | LUIGI TENCO

Per una sfida così ardua risale sul palco un cantautore che nel Sanremo dell’anno dopo si suicidò per contestare un pubblico televisivo che preferiva le canzonette ai capolavori. Parliamo di Luigi Tenco. Prima di spararsi con un colpo di pistola alla tempia scrisse su un bigliettino parole molto forti: “Io ho voluto bene al pubblico italiano e gli ho dedicato inutilmente cinque anni della mia vita. Faccio questo non perché sono stanco della vita (tutt’altro) ma come atto di protesta contro un pubblico che manda Io tu e le rose in finale e ad una commissione che seleziona La rivoluzione. Spero che serva a chiarire le idee a qualcuno. Ciao. Luigi”.

Un gesto estremo di protesta che, se si pensa alla situazione attuale – dove tv, radio, discografici e di conseguenza la maggior parte degli acquirenti di dischi – preferiscono i personaggi ai grandi artisti – è servito ben poco. Nel 1967 Luigi Tenco debuttava a Sanremo, accoppiato (per la doppia versione) alla sua amata e carismatica Dalida, anche lei come lui sotto contratto RCA, con “Ciao amore, ciao”.

Una canzone magistrale, la cui importanza non venne capita subito nemmeno dalla giuria di qualità che avrebbe potuto ripescarla dopo la scandalosa eliminazione da parte del pubblico votante. Per la serata finale del Festival venne ripescata La rivoluzione” di Gianni Pettenati e il presentatore Mike Bongiorno dovette portare avanti lo show, nonostante il suicidio di Tenco. Al primo posto figurarono Claudio Villa e Iva Zanicchi con “Non pensare a me”, al quinto Orietta Berti e Les Compagnons de la chanson con “Io tu e le rose”.

Il brano sanremese di Tenco-Dalida racconta di una storia d’amore interrotta perchè uno dei due partner, per assecondare le aspirazioni professionali, lascia la campagna e si trasferisce in città. Tra le tante cover incise spicca quella di Giuni Russo, contenuta anche nel suo album sanremese “Morirò d’amore”.

ESITO | TREDICESIMA SFIDA

Lo scontro Modugno-Tenco celebra una rivincita doverosa. La Redazione di OAPlus e la Giuria Speciale premiano la canzone tristemente nota per essere l’ultimo pezzo interpretato da Tenco. “Dio come ti amo” di Modugno, inciso nel  2009 anche da Paola Turci per l’album “Attraversami il cuore”, si ferma dunque ai trentaduesimi di finale, mentre “Ciao amore ciao” di Tenco la ritroveremo ai sedicesimi.

COMMENTI | GIURIA

Roberta Faccani: Scelgo la canzone più che l’interprete .. Dio come ti amo mi fa vibrare l’anima e pensata arrangiata oggi sarebbe un bel sentire. Ciao amore ciao non è tra le mie preferite di Luigi … vado allora sul sicuro, voto Dio come ti amo.

Mattia Ottavio SammarcoDio come ti amo è un brano straordinario, mi emoziona ogni volta, non posso non votarlo.

Timothy Cavicchini: Ciao amore ciao. Bella sfida questa, qui Tenco vince per intensità.

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VOTI | GIURIA

Dio, come ti amo: 13 (Michele Monina, Ugo Stomeo, Andrea Butera, Fabrizio Testa, Simona Bastiani, Bruno Venturelli, Francesca Amodio, Riccardo De Stefano, Enrico Spada, Roberta Faccani, Roberta Giallo, Mattia Ottavio Sammarco, Claudia Casciaro).

Ciao amore, ciao: 18 (Giovanni Cirfiera, Gianpaolo Chiriacò, Giacomo Fronzi, Elisabetta Guido, Patrizia Cirulli, Antonio Toni, Timothy Cavicchini, Eleonora Magnifico, Tekemaya, Emily De Salve, Andrea Direnzo, Giuseppe Salpietro, Roberto Santangelo, Juary Santini, Margherita Ventura, Claudio Bolognesi, Maurizio Meli, Andrea Baldinazzo).

THE WINNER IS…

https://youtu.be/CpABSplgh20

Chi vincerà le prossime sfide di “Vorrei cantarti tra cent’anni”? Continuate a seguire QUI su OA Plus per scoprirlo!!

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