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Professore decapitato a Parigi: l’inchiesta svela una rete di estremisti

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Il prof decapitato

Venerdì, nel comune di Conflans-Sainte-Honorine, a nordovest di Parigi, subito dopo le lezioni un professore della scuola media è stato decapitato nei pressi della scuola da un diciottenne, estremista islamico.

Il ragazzo è stato fermato e ucciso dalla polizia dopo che aveva provato ad atterrare gli agenti, i quali hanno chiamato anche gli artificieri per verificare che non avesse con sé dell’esplosivo. Il suo nome era Abdoullakh Abuyezidvich Anzorov, ceceno nato a Mosca, in Francia con lo status di rifugiato.

Il movente

Il professore Samuel Paty, che insegnava storia nella banlieue parigina, aveva da poco parlato in classe delle recenti vignette di Charlie Hebdo in cui ancora una volta erano presi di mira Allah e Maometto. Ciò aveva scatenato l’ira di alcuni genitori, e il padre di una studentessa si era fatto accompagnare da Abdelhakim Sefrioui, un noto imam molto attivo in quella zona, a denunciare l’accaduto al preside della scuola.

I fatti

Venerdì pomeriggio, alle 17, il delitto. Finite le lezioni, Anzorov ha chiesto ad alcuni ragazzi chi fosse il professor Paty, e dopo averlo individuato e decapitato con un coltello da cucina ha pubblicato su Twitter l’immagine della testa mozzata, commentando “Allah, ho ucciso un cane dell’Inferno che ha osato infangare il tuo nome”, e definendo Macron il capo di tutti gli infedeli. Gli agenti sono stati chiamati da alcuni testimoni, e hanno riferito che al loro arrivo il ragazzo ha tentato di colpirli con un fucile, così hanno risposto al fuoco, abbattendolo.

Le indagini e la risposta della comunità

Le indagini hanno aperto gli occhi degli inquirenti su una rete che potrebbe costituire un nucleo che si è radicalizzato. Insieme all’imam Abdelhakim Sefroui sono state arrestate altre otto persone. Innanzitutto, hanno messo in custodia cautelare i familiari dell’aggressore: i genitori, il fratello diciassettenne e il nonno dell’assassino, poi hanno preso l’imam e altri quattro sospetti estremisti, tra cui il padre della studentessa di quella scuola che si era fatto accompagnare dal preside per lamentarsi; “La sorellastra del padre che ha pubblicato il video su Youtube ha fatto giuramento di fedeltà all’Isis ed è partita per la Siria. È oggetto di mandato di cattura”: lo ha detto il procuratore antiterrorismo, Jean-Francois Ricard, in una conferenza stampa a Parigi.

Gli inquirenti parlano anche di numerose minacce ricevute dal professore i giorni precedenti. Folle di persone in questi giorni affollano le strade nei pressi della scuola, per ricordare il professore e per condannare il gesto violento. Il sindaco del comune si è detto stupito dall’estremità del delitto, accaduto in un paese solitamente molto tranquillo.

 

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Crediti immagine: LaPresse