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Mei/Indipendenti

Mei, Rubrica. MUSICA IN GIALLO. “I palchi stanno diventando come il bagno dei maschi: che una donna entri fa strano”

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Di Roberta Giallo

Questo è il titolo di un mio post di qualche giorno fa. Un post pubblicato prima che i Måneskin vincessero l’Eurovision, mettendoci quasi tutti “zitti e buoni” con la loro vittoria…

Allora, perché, vi chiederete, ripostare il “già detto”?

Abbastanza semplice: mi rendo conto che serve ribadire il concetto, spargerlo ovunque, rendere il messaggio persino iconico, tanto da farci un disegno, tanto da declinarlo in tutte le modalità possibili… ( e visto mai che finalmente possa essere recepito il senso della mia protesta, tanto da trasformare il reale?).

Sappiatelo, da oggi “Musica In Giallo” ospiterà le mie illustrazioni, perché lo spazio della rappresentazione non mi venga mai a noia, e sia sempre il mio campo di studio e sperimentazione a tutto tondo.

E ora riprendo il mio post di qualche giorno e ve lo rincollo tale e quale, perché possiate pensarci e ripensarci pure voi; perché anche se un po’ mi sono stancata di ripeterlo, è necessario farlo: però ve lo spiego almeno con una “variante” (parola scomoda di questi tempi), la variante del fumetto! Sì,  da oggi Musica in Giallo sarà sempre a fumetti, perché anche le foto “a na certa…” m’hanno stancato; rileggiamo insieme:

“I PALCHI STANNO DIVENTANDO UN PO’ COME IL BAGNO/LO SPOGLIATOIO DEI MASCHI: CHE UNA DONNA ENTRI FA STRANO.
Ora ve la spiego.
In questi giorni a leggere i cartelloni dei grandi eventi musicali estivi di stampo “indie” che raggruppano più artisti, appare evidente una misoginia di fondo indecente, esplicita, inaccettabile.
Basta leggerli per vedere “come le donne siano state fatte letteralmente fuori”.
Una su 10? Una media del genere.
Ma le donne musiciste invece esistono, e alcune sono pure parecchio, ma parecchio brave.
Forse nel mainstream alle donne interpreti va “un po’ meglio”.

Se però parliamo di cantautrici sprofondiamo nella discriminazione più becera. La cosa è preoccupante.
E la scusa è sempre quella: “le donne le ascoltano meno, a vedere le donne non ci va nessuno… e compagnia bella”.
Cominciate a metterle in quei cartelloni, inseritele negli opening  importanti, mettetele nei contest con 10/15 artisti al giorno, dove la gente non va per Pinco Pallo, ma per l’evento in sé, oppure inseritele direttamente negli spazi riservati ai presunti big (anche se vi costa fatica), e vedrete che impennata avranno sul “mercato”, per altro un mercato ormai controllato, indotto…
Dovevo proprio dirvelo! ”

A martedì prossimo!

Laureata in Scienze Filosofiche, Roberta Giallo è cantautrice, autrice, performer, pittrice etc. Si definisce un “ufo” o “un’aliena perennemente in viaggio”.

Ha già scritto di musica per Vinile e All music Italia. Musica in Giallo è la sua prima rubrica musicale per MeiWeb.

 

 

LEGGI QUI L’ARTICOLO ORIGINALE SUL SITO DEL MEI.

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Crediti Foto: MEI