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Kobe Bryant e la lettera scritta prima di morire. La moglie Vanessa la legge nel giorno del suo compleanno

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La morte di Kobe Bryant è stata una doccia fredda per molti appassionati di basket, non solo nella modalità in cui lui e sua figlia hanno perso la vita, ma, anche perché il mondo dello sport ha perso un grandissimo mito e da mito qual era, non poteva che abbandonare i comuni mortali in maniera imprevedibile ed inaspettata.

Proprio pochissimi giorni fa, la piccola Gigi, scomparsa aggrappata alle braccia del papà che in un ultimo tentativo cercava di proteggerla nella lunga discesa dell’elicottero che li portava verso lo schianto, avrebbe compiuto 14 anni e anche in quell’occasione la mamma Vanessa, le aveva dedicato un tributo direttamente dalle pagine social.

Oggi, ancora una volta, la donna, rimasta “orfana” in un colpo solo di figlia e marito, ha voluto condividere con i tanti fan un momento molto particolare che contribuirà ad alimentare il già bellissimo ricordo che tutti hanno di Kobe: il ritrovamento di una lettera che il campione le aveva scritto pochi giorni prima di morire.

https://www.instagram.com/p/B_0AJnUj3FM/?igshid=1bgbg6sm0ejsj&fbclid=IwAR3BAPady1ESoAmqtp0MFaHtmCURl7BwkqQ9ow-Fjih2Sg2Qgx_UCjorTq4

Sulla lettera, un’intestazione, breve, ma chiara: “To the Love of my Life. From Tu Papi”, ovvero “All’ Amore della mia vita. Dal tuo Papi”, e, proprio nel giorno del suo 38° compleanno, il 5 maggio, ha voluto che tutti sapessero dell’esistenza di quelle dolcissime parole che il marito le aveva dedicato con tanto amore.

I particolari li ha voluti tenere per sé: «Ieri ho trovato una busta con l’etichetta “All’amore della mia vita, dal tuo Papi”. Avevo aspettato il giorno del mio compleanno per leggerla, e l’attesa mi ha dato qualcosa per riuscire a guardare al futuro. L’ironia è che Kobe aveva una mia foto disegnata da un artista con un Angelo che mi sosteneva sulla copertina. Mi manca l’amore della mia vita e la mia dolce piccola Mamacita. Oggi sono grata di svegliarmi con le mie tre dolci ragazze. Vorrei che fossimo tutti insieme».

Tre mesi e mezzo di attesa (ricordiamo che i due sono scomparsi il 26 gennaio a Calabasas dove perirono altre sette persone) e di dolore ma che sono state lenite in qualche modo con un ultimo tiro da tre secondi allo scadere che ne ha sancito la vittoria, come solo l’immenso Kobe sapeva fare.

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Crediti Foto: profilo instagram vanessabryant

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