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Attualità

Al via oggi l’esame di Maturità: torna la prova scritta dopo due anni di pandemia

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Cominciano oggi mercoledì 22 giugno gli esami di Maturità per mezzo milione di studenti italiani. Dopo due anni di pandemia da Covid, durante i quali l’esame si è svolto solo tramite un “maxi orale” e una tesina scritta, tornano le prove scritte. Oggi si comincia con quella di italiano, prova predisposta su base nazionale.

Ai maturandi saranno proposte sette tracce di tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. Una novella di Verga e il rapporto fra Covid ed economia, ma anche una poesia di Pascoli e un testo di Liliana Segre fra i temi proposti nelle tracce del tema da svolgere per l’esame.

Domani, invece, si svolgerà la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che riguarderà una disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Quest’anno la prova sarà predisposta dai singoli istituti, che potranno così tenere conto di quanto effettivamente svolto dai ragazzi durante l’anno scolastico, anche in considerazione dell’emergenza pandemica.

Infine si svolgerà la prova orale, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un’esperienza, un problema, un progetto).

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha raccomandato alla Commissione di non usare il bilancino. “Abbiamo cercato di dare ai ragazzi degli spunti di riflessione a partire da un argomento o da un autore. Non è tanto importante che dimostrino di aver studiato, ma che sappiano argomentare il loro punto di vista con un uso appropriato e responsabile delle parole, perchè ogni parola è un monumento. L’esame serve per valutare la maturazione di una persona, la sua capacità di rendersi responsabile di un pensiero anche critico”, ha detto Bianchi intervistato dal Corriere della Sera.

Il ministro ha sottolineato che l’esame di maturità non è un test: serve a valutare il percorso svolto dai ragazzi in un periodo particolarmente difficile. Non serve usare il bilancino. Anche in caso di uno scivolone nello scritto, le commissioni possono essere equilibrate: sono autonome e hanno la responsabilità di valutare la persona”.

 

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Crediti foto: LaPresse