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A Lipsia si protesta contro le misure anti-contagio

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Una settimana fa il governo ha varato il cosiddetto lockdown leggero. Da lunedì 2 novembre, fino alla fine del mese bar e ristoranti si limiteranno al servizio d’asporto, e saranno chiusi cinema, teatri, palestre e piscine, mentre le aziende sono invitate a predisporsi il più possibile per il lavoro da remoto.

Proprio ieri a Lipsia migliaia di persone si sono incontrate in Augustusplatz per protestare contro le misure giudicate troppo severe. La protesta è stata organizzata da Querdenker (pensiero laterale), spesso sostenuta nelle sue manifestazioni da organizzazioni do estrema destra, estrema sinistra o cospirazioniste.

La corte d’appello che doveva vietare la manifestazione nella piazza – troppo piccola per ospitare le 16mila persone previste e rispettare il metro e mezzo di distanza – si è rifiutato di procedere allo spostamento della manifestazione in un’altra zona che permettesse di evitare assembramenti.

Nelle immagini pubblicate dai media tedeschi sono numerose infatti le persone che non portano la mascherina e non rispettano le distanze.

“È difficile spiegare come possano incontrarsi soltanto due famiglie, ma a 16mila sia permesso manifestare in una piazza” ha detto il portavoce della città Matthias Hasberg all’agenzia di stampa dpa, dopo aver ricevuto notizia del rifiuto a procedere da parte del tribunale.

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Foto da: LaPresse