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Sanremo History. Vorrei cantarti fra cent’anni: Mia Martini trionfa contro Gianluca Grignani. Finalissima per “Almeno tu nell’universo”

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Sanremo History: "Almeno tu nell'universo" di Mia Martini in finalissima. "Destinazione Paradiso" di Gianluca Grignani eliminata

Scopriamo chi vince la prima sfida della semifinale di “Vorrei cantarti fra cent’anni”  tra Mia Martini e Gianluca Grignani

Signori e Signori, dopo innumerevoli sfide tra alcuni dei brani appartenenti alla storia del Festival di Sanremo che più sono rimasti nella nella nostra memoria,  Vorrei cantarti fra cent’anni giunge finalmente alla fase delle semifinali con quattro brani ancora in gara. Solo due conquisteranno la finalissima e solo uno, ovviamente, si aggiudicherà il titolo di “canzone regina” della storia del Festival della Canzone Italiana di Sanremo.

Siamo partiti da ben 64 brani con 32 sfide. In seguito siamo passati alla fase dei sedicesimi, poi a quella degli ottavi e dei quarti adesso vogliamo assolutamente scoprire chi vincerà la prima edizione del contest sanremese di OA Plus. In gara ci sono Mia Martini con Almeno tu nell’universo”; Gianluca Grignani con Destinazione Paradiso; Eduardo De Crescenzo con Ancora e Mietta con Fare l’amore.

Chi vincerà? Manca davvero pochissimo per scoprirlo; quindi pariamo subito con la prima “battle” musicale delle semifinali!

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SFIDANTE | MIA MARTINI

Siamo nel 1989, trentanovesima edizione del Festival di Sanremo, quando Mia Martini, dopo il debutto del 1971 con Non finisce mica il cielo, finalmente torna a calcare il palco del Teatro Ariston

Dopo anni di malelingue e ostracismo da parte di addetti ai lavori e colleghi, la cantante calabrese dalla voce rauca e potente torna alla ribalta più dirompente che mai con un brano affascinante e itanto tanto emozionante; stiamo parlando ovviamente di Almeno tu nel’universo.

Almeno tu nell’universo è tra le canzoni più amate della mai dimenticata Mia Martini; e azzarderemmo dire che è anche il pezzo più amato da fan ed estimatori del suo grandissimi repertorio discografico. Ce ne siamo accorti anche grazie al nostro contest, dove ha sbaragliato con agilità e senza sforzo altri grandi artisti nazionali come Patty Pravo, Simone Cristicchi ed Elisa con Luce (tramonti a nord est e in ultimo anche Lucio Dalla con Piazza Grande

Questo perché la canzone che canta “la gente è strana, prima si odia e poi si ama” rappresenta un momento molto importante e speciale per Mimì. Il momento del ritorno e del riscatto; soprattutto grazie al direttore artistico Adriano Aragozzini che ha battuto gli insensati ed ignoranti preconcetti che aleggiavano ancora, incredibilmente, intorno alla cantante. 

Anche nell’89, infatti, alcuni discografici provarono a non far partecipare Mia Martini a Sanremo. Temevano che la sua presenza potesse avere un effetto negativo sul Festival tutto; e addirittura arrivarono ad ipotizzare il crollo del Teatro Ariston

Aragozzini, fortunatamente , ha cercato di minimizzare il tutto, spiegando ai discografici che lui avrebbe valutato soltanto le canzoni e che se quella presentata della Martini avesse meritato di salire sul palco dell’Ariston, sarebbe successo. E così è stato!

Mia Martini sale sul palco del Teatro Ariston con un’interpretazione convincente, passionale e magnetica…. che resterà nella storia. Siamo in un anno ricco di duetti, che premia al primo posto Ti Lascerò di Leali e Oxa, ma in terza posizione ci sono anche Al Bano e Romina con Cara terra mia e in sesta Fiordaliso e Claudio Cabrini con Se io non avessi te

Almeno tu nell’universo si classificherà solo nona, ma guadagnerà il premio della critica (oggi intitolato proprio alla cantante scomparsa) e resterà per sempre nella storia della kermesse musicale e nel cuore degli italiani. Una curiosità è il fatto che Il brano era stato proposto dalla casa discografica ad un’ancora sconosciuta Mietta (anche lei semifinalista del contest), che rifiutò di interpretarlo, lasciandolo così alla Martini.

Scritta nel 1972 da Bruno Lauzi e Maurizio Fabrizio, nello stessa settimana di Piccolo Uomo, il brano venne depositato soltanto nel 1979 e rimase chiuso in un cassetto fino al 1989.

Bruno Lauzi aveva scritto quella melodia pensandola proprio per la Martini. Nota è la sua collaborazione all’inizio degli anni ’70 con Mogol e Battisti da cui sono nate canzoni come Mary oh Mary, E penso a te, L’aquila e Un uomo che ti ama.

Lauzi esordisce firmando nientepopodimeno che una canzone per Giorgio Gaber, Bella del 1960. Il grande successo arriva però con la scrittura di canzoni come Ritornerai, Ti ruberò, Margherita, Viva la libertà, e Il poeta. Quest’ultimo brano è considerato il manifesto della famoso “scuola genovese” e fu reinterpretata anche da Gino Paoli. Nel suo curriculum artistico, anche una partecipazione al Festival di Sanremo 1965.

Maurizio Fabrizio, invece, è uno degli autori più produttivi e apprezzati della musica italiana e al Festival ha regalato davvero tante canzoni di valore.  Autore di origini abruzzesi, compositore, arrangiatore e più chi ne ha più ne metta, ha scritto per tantissimi grandi artisti nazionali: da Renato Zero a Eros Ramazzotti, passando per Antonello Venditti, Patty Pravo e Ornella Vanoni.

Inoltre Maurizio detiene un bel record: è il quinto autore più presente al Festival con ben 34 canzoni approdate in gara. Con queste ha conseguito anche due vittorie con Storie di tutti i giorni di Riccardo Fogli (1982) e Sarà quel che sarà di Tiziana Rivale (1983).

SFIDATO | GIANLUCA GRIGNANI

Siamo nel 1995 e Il Festival di Sanremo di Pippo Baudo è, come spesso è accaduto, ricco di sorprese e veri talenti. In questa edizione tra i Big gareggiano Giorgia, Fiorello e Andrea Bocelli; mentre tra le Nuove Proposte esordiscono cantautori destinati a lasciare il segno come Daniele Silvestri, Massimo di Cataldo e un malinconico Gianluca Grignani con Destinazione Paradiso.

Il giovane cantautore milanese firma completamente il brano che presenta in gara, sia testo che musica, e sul prestigioso palco dell’Ariston, davanti a milioni di telespettatori, al presentatore confessa che Destinazione Paradiso nasce da un periodo di forte depressione in cui ha anche pensato alla possibilità del suicidio e, quindi, di viaggiare verso “Paradiso città”; come recita la canzone.

Le sue parole hanno un effetto contrastante su pubblico sanremese, ma Destinazione paradiso ha un testo ben scritto, personale, dirompente che arriva subito al cuore; oltre ad una melodia bella e un refrain fortissimo. Al talento da melodista, si aggiunge poi un’interpretazione accorata e “vera” che farà del brano un grandioso successo; mai offuscato sino ad oggi.

A vincere il Festival di Sanremo del 1995 sarà poi l’originale proposta del gruppo polifonico dei Neri Per Caso con Le Ragazze. Gianluca Grignani arriverà solo settimo, ma il si prenderà un posto di rilievo nel mondo del cantautorato.

Considerato uno dei principali esponenti dell’inquietudine giovanile degli anni novanta, il Joker della musica italiana conquisterà non solo le classifiche nazionali ma anche quelle latine; vendendo con il suo disco d’esordio (dove è inserita “Destinazione Paradiso”) più di due milioni di copie. L’album, tra i più venduti di quell’edizione e di tutto quell’anno, viene certificato disco di diamante.

Nel 2006 Laura Pausini farà una sua versione della hit malinconica di Grignani, inclusa nell’album di cover “Io canto”, e sarà ancora una volta uno strabiliante successo, regalando nuova linfa vitale ad un brano moderno, intramontabile e sempre attuale.

ESITO | SFIDA 1 SEMIFINALE

Una battaglia tra due canzoni malinconiche e profonde, che al Festival di Sanremo hanno lasciato un segno indelebile e che ancora oggi tutti ascoltiamo e cantiamo. Vince questa prima sfida delle semifinali Mia Martini. Almeno tu nell’universo accede alla finalissima. Il percorso di Destinazione Paradiso invece si conclude qui. Così ha deciso il voto combinato della Redazione con quello della Giuria Speciale.

COMMENTI | GIURIA

Roberta Faccani: “Almeno tu nell’universo” è la migliore destinazione paradisiaca. Voto a Mia!

Timothy Cavicchini: “Almeno tu nell’universo”. Penso che tenere vivo il ricordo di Mia sia un dovere ed un piacere al tempo stesso.

VOTI | GIURIA

Almeno tu nell’universo: 22 (Timothy Cavicchini, Andrea Direnzo, Silvia Anglani, Gianpaolo Chiriacò, Eleonora Magnifico, Mattia Ottavio Sammarco, Giovanni Cirfiera, Frank Nemola. Roberta Faccani, Marcello Romeo, Grazia Verasani, Cecilia Leo, Dajana D’Ippolito, Claudia Casciaro, Enrico Spada, Fabrizio Testa, Bruno Venturelli, Claudio Bolognesi, Laura Ambrosi, Roberta Santangelo, Francesca Amodio, Ugo Stomeo).

Destinazione Paradiso: 3 (Roberto Costa, Antonio Toni, Juary Santini).

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THE WINNER IS…

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