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Sanremo History. Vorrei cantarti fra cent’anni: Eduardo De Crescenzo batte Mango e vola in semifinale con “Ancora”

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Sanremo History: Eduardo De Crescenzo batte Mango e passa alla semifinale con "Ancora"

Scopriamo chi vince la terza sfida dei quarti di finale di “Vorrei cantarti fra cent’anni”  tra Mango ed Eduardo De Crescenzo

Terza sfida dei quarti di finale. Dopo la vittoria di Mia Martini su Lucio Grandi, passiamo ora ad un altro avvincente “duello musicale”: Mango con Lei verrà VS. Eduardo De Crescenzo con Ancora. Il brano vincitore andrà di diritto alla semifinale di Vorrei cantarti fra cent’anni, il contest di OA Plus che omaggia la storia del Festival di Sanremo in occasione della settantesima edizione.

SFIDANTE | MANGO

Per arrivare ai quarti di finale, Pino Mango ha sbaragliato in ordine: Ivan Graziani, Renato Zero e i Subsonica. Adesso torna sul nostro palco virtuale ad un passo dalla semifinale, sempre con Lei verrà.

1986, trentaseiesima edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. In gara ci sono tanti grandi nomi della musica italiana: da Anna Oxa e Loredana Bertè; passando per Eros Ramazzotti, gli Stadio, Enrico Ruggeri, fino a Zucchero, Endrigo, Cutugno e Marcella Bella

In gara, però, c’è anche Mango che oltre a presentare la sua Lei verrà, firma altre due canzoni. Una l’ha scritta per Loredana Bertè e si intitola “Re”; l’altra è invece “Nessun Dolore”, regalata alla cantante emergente Anna Bussotti, che la interpreta nella categoria delle Nuove Proposte.

Mango firma anche la sigla di apertura del Festival condotto da Loretta Goggi e con la sua voce fatata gareggia con Lei Verrà, brano iconico e tra i suoi più amati che, però, a Sanremo ‘86 non andrà benissimo. Infatti il pezzo del cantautore lucano si classificherà solo quattordicesimo, superato dalla stessa Bertè (9°) in un’edizione che vede il trionfo di Adesso tu di Ramazzotti.

Lei Verrà è una canzone originale che esce dagli schemi festivalieri. Poetica e sognante, la canzone arriva all’Ariston grazie alla decisione di Mara Maionchi.

La discografica, infatti, convince Mango (che invece vorrebbe cantare Odissea) che quello è il brano più giusto in quel momento. E ci azzecca in pieno. Lei verrà, infatti, diventerà un grande successo. L’album in cui è contenuto il brano venderà circa 250mila copie. Inoltre verrà certificato anche disco d’oro e nella chart annuale dei 45 giri italiani più venduti figura al 4° posto.

Il brano è stato scritto dal cantautore lucano a quattro mani con Alberto Salerno, apprezzato e proficuo autore musicale; oltre che marito della Maionchi. 

Alberto Salerno inizia ad interessarsi alla musica intorno ai 15 anni, scrivendo i primi testi di canzoni e frequentando gli studi di registrazione. Suo padre, Nicola Salerno in arte Nisa, è un autore di canzoni conosciuto e apprezzato che ha scritto “hit” come Torero, Tu vuó fa l’americano, Guaglione, Non ho l’età e Un ragazzo di strada

Figlio d’arte di un padre che gli trasmette la stessa passione per la relazione tra parole e melodia, Alberto porta a casa il suo primo successo come paroliere a soli diciotto anni, firmando Avevo un cuore di Mino Reitano

All’inizio degli anni ‘70 scrive Io vagabondo per i Nomadi e da lì si aprirà la strada della sua lunghissima e gloriosa carriera di autore musicale. Negli anni ha scritto praticamente per chiunque, dando vita ad una produzione sconfinata di brani e altrettanti successi. Tra le hit “con il suo zampino” troviamo Donne di Zucchero, Terra Promessa di Ramazzotti, Senza Pietà di Anna Oxa e Per dire di no di Alexia; queste ultime entrambe vincitrici del Festival di Sanremo.

SFIDATO | EDUARDO DE CRESCENZO

Dopo aver battuto prima Massimo Ranieri, poi Nada e i Matia Bazar, anche Eduardo De Crescenzo torna alla carica sul palco virtuale di “Vorrei cantarti fra cent’anni” con la sua Ancora. Sarà lui ad accedere alla semifinale? In una giornata che si prospetta negativa, Migliacci, preso dallo sconforto ha un’intuizione: mandare “a quel paese il mondo” dipingendosi le mani e la faccia di blu per sparire nel blu, dipinto di blu.

Siamo nel 1981 quando Eduardo De Crescenzo debutta al Festival della Canzone Italiana di Sanremo, da perfetto sconosciuto, con una delle perle della nostra canzone: Ancora.

Un brano iconico e “immortale”, confezionato alla perfezione, che altri interpreti della musica italiana hanno voluto cantare. Caratterizzato da una melodia ampia e trascinante, Ancora di De Crescenzo è stata reinterpretata ed incisa anche da dive del canto come Mina, Oxa e Vanoni. Il brano è uno dei più cantati di sempre, tanto che rientra tra quelli che hanno portano i maggiori proventi alla Siae per quanto riguarda i diritti d’autori.

Ma non solo, Ancora di De Crescenzo a quasi quarant’anni dal suo debutto, resta ancora impresso nella memoria degli italiani, e il suo valore non sembra sfiorire col tempo; anzi. Testimonianza è anche il fatto che nel nostro contest è stato preferito ad un altro grande cantante campano come Ranieri. 

Scritta e composta da Franco Migliacci e Claudio Mattone, il brano a Sanremo non raccolse molto, classificandosi solo all’undicesimo posto; quindi non rientrando nemmeno in TOP 10.

Per presentare Franco Migliacci, all’anagrafe Francesco Migliacci, basterebbe pronunciare le paroline magiche “Nel blu dipinto di blu”. Infatti è proprio lui che ha avuto la fantasia, e il talento, di immaginare e scrivere il testo della mitica canzone di Domenico Modugno, che porta in alto nel mondo la melodia e la canzone d’autore italiana. 

È proprio così che nasce Nel blu dipinto di blu, abbinata al liberatorio “volare oh oh” invece ideato da Modugno stesso. “Volare” è soltanto la prima tappa di una lunga e bellissima collaborazione con il cantante pugliese, che continuerà con la pubblicazione di altri brani di grande successo come Pasqualino Maragià, Io e Farfalle.

La partnership artistica tra Modugno e Migliacci si interromperà negli anni ‘60 e il paroliere mantovano continuerà a lavorare in autonomia. Questa scelta lo porterà a firmare pezzi per artisti e grandi voci come (solo per citarne alcuni) Milva, Rita Pavone (tornata dopo 47 anni all’Ariston), Gianni Morandi, Claudio Villa, Fred Bongusto, Gino Paoli, Edoardo Vianello, Patty Pravo per cui scrive l’iconica La bambola; e ancora Caterina Caselli, Nada, Little Tony, Anna Oxa, Rita Forte e chi più ne ha più ne metta. Ha scritto anche Credo per Mia Martini e la sua penna è arrivata anche oltre i confini nazionali, scrivendo per l’artista americana Peggy March, per il trio cubano Los Hermanos Rigual e nientepopodimeno che per Paul Anka

Claudio Mattone, invece, è un musicista con origini jazz. Grazie proprio a Migliacci inizia a lavorare nel mondo della musica leggera, ottenendo i primi grandi e meritati successi: Ma che freddo fa, cantata da Nada appena quindicenne e da The Rokes e Il cuore è uno zingaro, presentata da Nada e da Nicola Di Bari e vincitrice del Festival di Sanremo 1971.

Oltre all’attività di musicista, Mattone fa anche un po’ da talent scout scoprendo giovani talenti, proprio come Eduardo De Crescenzo. Ma ha anche lanciato  la carriera di Mietta, per la quale ha scritto Sogno (debutto dell’interprete pugliese a Sanremo 1988), gli originalissimi Neri per caso per i quali ha firmato Le ragazze a Sanremo Giovani 1995 e Syria che con Non ci sto vince nella categoria Nuove Proposte a Sanremo ’96.

ESITO | SFIDA 3

A vincere questa terza sfida degli ottavi di finale del nostro contest sanremese è Ancora di Eduardo De Crescenzo, che si qualifica ufficialmente per la semifinale insieme a Mia Martini e Gianluca Grignani. Per Mango invece “Vorrei cantarti fra cent’anni” finisce qui.

COMMENTI | GIURIA

Alberto Barina: Davanti al classico “Ancora” preferisco l’estro e il talento di Mango.

Ugo Stomeo: La modernità contaminata di Mango vince sulla classicità senza tempo di Mattone-Migliacci.

Timothy Cavicchini: “Ancora” è uno dei migliori brani della storia di Sanremo, senz’altro.

VOTI | GIURIA

Ancora: 15 (Andrea Direnzo, Daniela Pedali, Roberta Faccani, Timothy Cavicchini, Giacomo Fronzi, Claudio Stefani, Claudia Casciaro, Silvia Anglani, Mattia Ottavio Sammarco, Giovanni Cirfiera, Enrcio Spada, Claudio Bolognesi, Francesca Amodio, Riccardo De Stefano, Margherita Ventura).

Lei verrà: 13 (Michele Monina, Alberto Barina, Maurizio Meli, Roberta Giallo, Emily De Salve, Roberto Costa, Frank Nemola, Antonio Toni, Federico Stefani, Cecilia Leo, Ugo Stomeo, Juary Santini, Roberto Santangelo).

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THE WINNER IS…

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