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Sanremo History. “Vorrei ricordarti fra cent’anni”: la sfida delle edizioni. Il 1990 vince contro il 1997 e accede alla finale. Contro quale edizione fra il 1969 e il 1983?

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E’ il 1990 a battere il 1997 e ad accedere alla finale del nostro contest per decretare l’edizione più bella del Festival di Sanremo. Contro quale edizione fra il 1969 e il 1983 dovrà giocarsi il titolo nel duello finale?

 

E’ il lungo percorso che ci porterà a decretare l’edizione principe delle 69 che si sono svolte finora del Festival di Sanremo. Dal 7 gennaio al 4 febbraio una sfida al giorno con il sistema degli scontri diretti stile tabellone tennistico. Tutti i giorni alle 13 vi renderemo conto dei risultati della sfida del giorno prima e vi presenteremo la sfida del giorno successivo: sedicesimi di finale, ottavi, quarti, semifinali e finale che decreterà quella che, secondo la redazione di OA Plus, è l’edizione più bella del Festival di Sanremo.

A passare la prima semifinale nell’ambito della sfida lanciata dal nostro contest “Vorrei ricordarti fra cent’anni” è stata l’edizione del 1990 di “Uomini soli” dei Pooh contro quella del 1997.

Per il 1990 avevamo scelto queste 5 canzoni: UOMINI SOLI Pooh; GLI AMORI Toto Cutugno; VATTENE AMORE Mietta/Amedeo Minghi; LA NEVICATA DEL ’56 Mia Martini; DISPERATO Marco Masini

Il quarantesimo Festival di Sanremo si tenne dal 28 febbraio al 3 marzo 1990 e fu presentato da Johnny Dorelli e Gabriella Carlucci, quest’ultima alla sua seconda conduzione del Festival dopo quella del 1988.

Il Festival del 1990 segnò una straordinaria svolta: fece rientrare l’orchestra (assente da dieci anni) e tentò la formula dei cantanti stranieri abbinati a quelli italiani che tanto funzionò negli anni sessanta, artisti che si esibivano però fuori gara.

Due gli esordi ‘canori’ assoluti di questo festival: Rosalinda Celentano, figlia terzogenita di Adriano e Claudia Mori, e Silvia Mezzanotte, quest’ultima diventata dieci anni dopo la voce dei Matia Bazar.

Vincitori della kermesse nella sezione Big risultarono i Pooh con il brano Uomini soli mentre tra le Novità s’impose Marco Masini con la canzone Disperato; grande successo di vendite fu riscontrato anche dalla canzone, terza classificata tra i Big, Vattene amore cantata in coppia da Amedeo Minghi e Mietta, divenuta in breve tempo un vero e proprio tormentone.

Mia Martini si aggiudicò per il secondo anno consecutivo il Premio della critica, con la canzone La nevicata del ’56 scritta per lei da Carla Vistarini, Luigi Lopez, Fabio Massimo Cantini e Franco Califano.

L’interpretazione di Ray Charles, abbinato a Toto Cutugno, fu accolta da cinque minuti di applausi: Cutugno rivelò anni dopo di avere rischiato la squalifica assieme al cantante statunitense: Ray Charles diede un’interpretazione del brano basandosi sul provino originale di Gli amori che Cutugno gli aveva spedito, e che era stato successivamente modificato in quattro battute.

Fu con il 76,26% di share la seconda finale più vista di sempre.

Esce dunque dalla competizione l’edizione del 1997, per la quale avevamo scelto questi 5 brani: STORIE Anna Oxa; A CASA DI LUCA Silvia Salemi; LAURA NON C’E’ Nek; E DIMMI CHE NON VUOI MORIRE Patty Pravo; CAMBIARE Alex Baroni

 

CONTRO QUALE EDIZIONE FRA IL 1969 E IL 1983, PROTAGONISTI DELLA SEMIFINALE DI OGGI, DOVRA’ DUELLARE?

 

Per il 1969 abbiamo scelto questi 5 brani:

ZINGARA  Bobby Solo/Iva Zanicchi

LONTANO DAGLI OCCHI Sergio Endrigo/Mary Hopkin

MA CHE FREDDO FA  Nada/The Rokes

UN’AVVENTURA Lucio Battisti/Wilson Pickett

COSA HAI MESSO NEL CAFFE’ Riccardo del Turco/Antoine

 

L’edizione del 1969, la 19º del Festival, condotta da Nuccio Costa affiancato da Gabriella Farinon, fu vinta da Bobby Solo e da Iva Zanicchi con la canzone “Zingara”, divenuta poi un’evergreen della musica italiana, specialmente nella versione dell’”Aquila di Ligonchio”, e vide per la prima (e ultima) volta sul palco dell’Ariston come interprete, dopo due partecipazioni consecutive come autore (Non prego per te nel 1967 e La farfalla impazzita nel 1968), Lucio Battisti, con la canzone “Un’avventura”, eseguita in abbinamento con Wilson Pickett. A causa del clima sessantottino che ancora si respirava forte nell’aria in Italia, l’edizione del Festival del 1969 rischiò di essere compromessa da un Controfestival organizzato da Dario Fo e Franca Rame che si tenne nei giardini di Villa Ormond. La contro manifestazione, tuttavia, organizzata anche con il supporto del Partito Comunista Italiano, non ebbe particolare successo a causa della disorganizzazione, ma inizialmente impensierì non poco gli organizzatori del Festival, i quali, per evitare incidenti in diretta ripresi dalle telecamere, ipotizzarono di tenere la gara canora nel pomeriggio e di mandare in serata in tv le immagini registrate.

 

Per il 1983 abbiamo scelto queste 5 canzoni:

MARGHERITA NON LO SA  Dori Ghezzi

VACANZE ROMANE Matia Bazar

L’ITALIANO Toto Cutugno

VITA SPERICOLATA  Vasco Rossi

1950 Amedeo Minghi

 

 

L’edizione del 1983 del Festival di Sanremo, la 33esima, fu condotto da Andrea Giordana affiancato da Isabel RussinovaAnna Pettinelli ed Emanuela Falcetti, all’epoca le tre presentatrici del programma musicale Discoring.

A fare scalpore fu Vasco Rossi, alla sua seconda ed ultima partecipazione al Festival come cantante in gara, con Vita spericolata, divenuta poi una delle sue canzoni più famose (nonostante il pessimo piazzamento nella gara: si classificò infatti al penultimo posto), che nella serata finale, in polemica con l’organizzazione, lasciò il palco mentre il suo brano era ancora in esecuzione, rivelando così al pubblico che gli artisti si stavano esibendo in playback.

Quasi per contrappasso, non altrettanto brillante si rivelerà invece la carriera musicale della vincitrice di quell’edizione: Tiziana Rivale, che si aggiudicò la vittoria della kermesse con il brano Sarà quel che sarà, la quale, in seguito alla vittoria del Festival, registrò modesti riscontri di vendite e di popolarità, tanto che, dopo alcuni anni, scomparirà dalla scena musicale.

Altre canzoni di quell’edizione, assieme alla già citata Vita spericolata, che riscossero un ottimo successo di vendite furono la quarta classificata Vacanze romane dei Matia Bazar (vincitori del Premio della critica) e, soprattutto, la quinta classificata, L’italiano di Toto Cutugno, che vendette milioni di copie in tutto il mondo ed è ancora oggi considerata il pezzo più famoso del repertorio di Cutugno; tutti i brani citati sono divenuti in poco tempo degli evergreen della musica italiana. Non ultimo, il brano con cui Amedeo Minghi esordisce al Festival, 1950, subito eliminato e anche risultato ultimo nel concorso sperimentale del Totip: il brano si rivelerà uno dei suoi più apprezzati, e un classico della canzone d’autore italiana.

Il Festival del 1983 vide la partecipazione di un giovane esordiente Marco Armani con il brano “E’ la vita”, che gli valse il decimo posto.

Chi vincerà fra il 1969 e il 1983 accedendo così alla finale contro il 1990?

Vi daremo il risultato della sfida, come sempre, domani alle 13!

 

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