Seguici su

Musica

Sanremo History. Vorrei cantarti fra cent’anni: Niccolò Fabi batte Diodato e accede ai 16mi. Ecco le sfide di domani

Pubblicato

il

Sanremo History: Niccolò Fabi Batte Diodato

Scopriamo chi vince la trentesima sfida dei trentaduesimi di finale di “Vorrei cantarti fra cent’anni” tra Niccolò Fabi e Diodato

SFIDANTE | NICCOLO’ FABI

L’ultima avvincente sfida ha visto Anna Oxa battere con pochissimi voti di differenza la mai dimenticata Giuni Russo. Nella nuova sfida, tutta al maschile, vediamo salire sul palco di Vorrei cantarti fra cent’anni uno dei cantautori più moderni del Festival di Sanremo, Niccolò Fabi.

Dopo aver guadagnato il Premio della Critica nella Categoria Nuove Proposte con “Capelli”, nel 1998 Niccolò Fabi torna al Festival della Canzone Italiana di Sanremo fra i Big con il brano “Lasciarsi un giorno a Roma”.

Il cantautore romano torna all’Ariston con l’obiettivo di mostrare un altro lato della sua personalità artistica, convinto del fatto che il “tormentone” Capelli avesse monopolizzato l’attenzione del pubblico. Lasciarsi un giorno a Roma porta la firma di Cecilia Dazzi, Daniele e Riccardo Sinigallia e dello stesso Fabi e si classifica al decimo posto.

SFIDATO | DIODATO

Dopo Fabi, è il turno di uno dei cantautori più promettenti della nuova generazione sanremese: Diodato.

“Babilonia” rappresenta il battesimo al Festival della Canzone Italiana di Sanremo di Diodato, cantautore nato ad Aosta, cresciuto a Taranto e romano d’adozione. Con Babilonia, canzone scritta interamente dal cantautore, nell’edizione del 2014 si piazza al secondo posto, scavalcato dal rapper Rocco Hunt che cantava Nu juorno buono.

A proposito del suo brano, Antonio Diodato dichiarò: «In Babilonia, così come nel mio primo disco “Forse sono pazzo”, c’è un mix di influenze che abbraccia il rock e pop di matrice inglese e la scuola cantautorale italiana. Poi, lo abbiamo arrangiato con la consapevolezza che ci sarebbe stata l’orchestra, un lavoro realizzato da Rodrigo d’Erasmo degli Afterhours, musicista che stimo molto. Ogni volta che scrivo le musiche, sono abbastanza orientato verso le sonorità internazionali, anche se il risultato finale è sempre molto italiano».

ESITO | SFIDA 30

Vince a mani basse la sfida numero 30 Niccolò Fabi con la sua Lasciarsi un giorno a Roma. Il cantautore romano, dunque, accede alla fase successiva dei sedicesimi e prosegue la corsa verso la finale di “Vorrei cantarti fra cent’anni”. Diodato e Babilonia, invece, escono definitivamente dalla gara del contest sanremese di OA Plus.

COMMENTI | GIURIA

Roberta Faccani: La mia canzone preferita di Fabi, quindi niente gara.

Timothy Cavicchini: “Babilonia”. Felpata ascesa di un cantautore italiano che meritatamente si sta facendo spazio con belle canzoni che non necessariamente seguono il filone delle mode, avercene di Diodato.

Andrea Direnzo: Le canzoni della giovinezza restano nel cuore. Apprezzo moltissimo Diodato, che trovo bravo e forte, ma Niccolò Fabi e tutto il suo canzoniere è impresso tra le pieghe della mia vita.

Ugo Stomeo: Voto Diodato con la canzone che ha stregato anche Mina… “Babilonia”!

Claudia Casciaro: Diodato è un poeta, ma la scrittura di Niccolò è ineguagliabile.

Dajana D’ippolito: Diodato ❤️❤️❤️❤️

VOTI | GIURIA

Lasciarsi un giorno a Roma: 23 (Michele Monina, Andrea Baldinazzo, Daniela Pedali, Roberta Faccani, Patrizia Cirulli, Giacomo Fronzi, Mattia Ottavio Sammarco, Eleonora Magnifico, Gianpaolo Chiriacò, Andrea direnzo, Roberta Giallo, Emily De Salve, Claudia Casciaro, Michele Cortese, Giuseppe Salpietro, Antonio Toni, Enrico Spada, Margherita Ventura, Francesca Amodio, Juary Santini, Roberto Santangeo, Claudio Bolognesi, Simona Bastiani).

Babilonia: 5 (Timothy Cavicchini, Dajana D’Ippolito, Ugo Stomeo, Fabrizio Testa, Riccardo De Stefano).

CLICCA QUI per approfondire su tutti i GIURATI SPECIALI del contest

THE WINNER IS…

LE SFIDE DI DOMANI

32MI DI FINALE: THE SHOW MUST GO ON di Milva VS. FARE L’AMORE di Mietta

THE SHOW MUST GO ON di Milva – Al Festival di Sanremo 2007 fa il suo grande ritorno Milva. La pantera di Goro torna in gara dopo tredici anni con il brano dal titolo “The show must go on”, segnando la sua quattordicesima presenza in gara ed eguagliando il record detenuto dai cantanti uomini Peppino Di Capri, Al Bano e Toto Cutugno.

Il brano porta la prestigiosa firma dello scrittore Giorgio Faletti e parla degli “artisti falliti”, di tutti quegli artisti che dopo un fugace successo, come meteore, tornano nell’ombra. Nonostante il titolo in inglese, tutto il brano è cantato in lingua italiana, tranne proprio per le parole “and the show must go on” che rappresentano il ritornello. Dopo la sua pubblicazione, il testo ha creato curiosità e interesse per la presenza di una parolaccia sul finire del brano.

The show must go on non riesce a classificarsi per la serata finale e a Milva verrà consegnato nel 2018 il Premio alla carriera, ritirato dalla figlia.

FARE L’AMORE di Mietta – Composta da Pasquale Panella, Armando e Giuseppe Mango, Fare L’amore rappresenta il brano del ritorno di Mietta al Festival di Sanremo nel’edizione del 2000; segnando così la sua sesta partecipazione a distanza di sette anni dall’ultima, in cui gareggiò con “Figli di chi”.

Fare l’amore è una canzone pop ben confezionata e molto passionale, addirittura sensuale nell’interpretazione della cantante pugliese, che attraverso la sua voce calda e corposa regala al pubblico una grande performance. Il tocco magico di Mango nella melodia si sente e il brano di Mietta sembra piacere molto al pubblico, che attraverso il voto popolare nella classifica provvisoria lo posiziona al quinto posto. La giuria di qualità, però, lo penalizzerà facendolo retrocedere fino al tredicesimo posto. Nonostante ciò, Mietta riceve uno degli applausi più lunghi da parte della platea dell’Ariston.

«Pino ha deciso di realizzare questo progetto insieme, e ha creato la canzone proprio su di me. La melodia mette in risalto la mia vocalità, perché ha un andamento quasi arabeggiante. Anche se c’è quel mega-acuto pazzesco che ogni volta mi mette davvero in ansia» – ha dichiarato Mietta a proposito della musica composta da Mango.

32MI DI FINALE: SOLDI di Mahmood VS. NO EAST NO WEST di Shialpi

SOLDI di Mahmood Soldi è la canzone “campionessa in carica” del Festival di Sanremo. Un brano che ha battuto ogni record, dentro e fuori dal concorso canoro. Infatti il quasi sconosciuto Mahmood, dopo aver già partecipato nel 2016 con “Dimentica”, ritorna a Sanremo Giovani dopo tre anni in cui ha lavorato a nuovi progetti e questa volta vince.

Come da regolamento dell’ultima edizione, il vincitore della categoria “Giovani” partecipa di diritti al Festival vero e proprio, senza distinzione, insieme agli altri big della musica italiana in gara. Scritto da Mahmood insieme a Dardust e Charlie Charles, Soldi vince la 69° edizione del Festival di Sanremo, superando sul podio Ultimo e il sempr epiù famoso trio pop-lirico Il Volo con il 38,92% dei voti.

La vittoria di Mahmood crea diverse polemiche, anche politiche per le sue origini egiziane. Ma le critiche arrivano soprattutto per il fatto che a vincere al televoto, con larga maggioranza, non è stato il cantante italo-egiziano, ma il giovane cantautore romano Ultimo.

Mahmood, favorito dalla giuria dei giornalisti, risponde alle polemiche sempre con educazione e pacatezza, ma soprattutto con i fatti. Il suo brano, infatti, raggiunge la vetta della classifica FIMI, dove rimarrà per le successive sei settimane. Grazie alla vittoria a Sanremo rappresenta l’Italia all‘Eurovision Song Contest dove non vince per un pelo, classificandosi al secondo posto e ottenendo il Premio Marcel Bezençon per la miglior composizione musicale.

NO EAST NO WEST di Scialpi – Nel 1986 Scialpi partecipa al Festival di Sanremo con un pezzo dalla atmosfere new-wave intitolato “No East No West”.

Per Scialpi è la prima partecipazione al Festival e il brano, che affronta in chiave giovanile  l’argomento della guerra fredda (come anche Orietta Berti nella stessa edizione con Futuro”), sembra quasi ispirarsi alla produzione dei Duran Duran, presentandosi come un coro da stadio in cui ancora una volta troviamo anche la realtà gay con un messaggio per la libertà d’azione e di pensiero. No east no est si fermerà al sedicesimo posto, non entrando nemmeno in top 10.

Chi vincerà le prossime sfide di “Vorrei cantarti tra cent’anni”? Continuate a seguire QUI su OA Plus per scoprirlo!!

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra PAGINA OA PLUS
Clicca qui per iscriverti al nostro GRUPPO OA PLUS