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Musica Italiana, Recensioni. “Smog”, il “primo secondo disco” di Giorgio Poi, è un viaggio nella malinconia a ritmo pop

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Novarese di nascita, cittadino del Mondo fra città cambiate e infiniti tour in giro per l’Italia e per l’Europa, ma anche collaborazioni con tanti artisti di una scena cantautorale/pop nazionale che sembra davvero tornata a pulsare come negli anni migliori.

E se questo è accaduto, buona parte del merito è tutto di Giorgio Poi, che fin dal folgorante esordio datato 2017 (“Fa niente“) si è subito costruito una larga fetta di pubblico e ha conquistato il duo elettronico francese dei Phoenix, che lo hanno voluto con loro in tour ad aprirne alcune date. Viste queste premesse, tanta era l’attesa per il suo nuovo lavoro da studio, da lui stesso definito “il mio primo secondo disco”. Il risultato è tutto in una manciata di canzoni – nove in tutto di cui una, la title track, solo strumentale – contenute in “Smog“.

Come già messo in mostra nel lavoro precedente, Poi si dimostra abile compositore, muovendosi perfettamente nelle atmosfere e nei temi a lui cari. A fare da filo conduttore, una malinconia di fondo a causa di incomprensioni (“Vinavil“), disillusioni (come quella patita dal protagonista di “Stella“, dopo aver scoperto che “non ci si può fidare nemmeno del cielo”) o inesorabile caducità della vita (“Ruga fantasma“) che legano il disco nuovo al precedente. Su questo binario scorre anche “La musica italiana“, in duetto con Calcutta, episodio auto-biografico in cui il cantante rievoca il suo periodo di vita all’estero quando la lontananza da casa faceva sembrare tutto più bello, anche quelle canzoni che altrimenti sarebbero state messe in secondo piano, schiacciate da un’esterofilia spesso fine a sé stessa.

Fra gli episodi più interessanti dell’album da segnalare “Napoleone“, pensieroso in una notte con la luna di gesso che invita a prendere la vita a morsi, e la traccia iniziale, “Non mi piace viaggiare“. L’antitesi dell’invito al viaggio senza meta e vincoli di Battistiana memoria, ma anche una critica al viaggio come sorta di “obbligo sociale” che porta alla banalizzazione del sacro fuoco della Wanderlust in un hashtag usato (e abusato) anche quando dalla propria stanza ci si sposta di un paio di isolati.

Esame secondo disco superato alla grande.

VOTO: 7/10

AGGETTIVO: MALINCONICO 

TRACKLIST

1             Non Mi Piace Viaggiare

2             Ruga Fantasma

3             Solo Per Gioco

4             Stella

5             Napoleone

6             Vinavil

7             Smog

8             Maionese

9             La Musica Italiana – featuring. Calcutta

ALBUM: SMOG

ARTISTA: GIORGIO POI

ANNO: 2019

ETICHETTA: BOMBA DISCHI

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