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Musica

Achille Lauro, “1990”: i ’90 secondo il rapper più nostalgico del mainstream

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Il meglio della scena trap per rileggere quello che gli anni ’90 sono stati per Achille Lauro… e lo fa male.

1990 | LA RECENSIONE

Achille Lauro (al secolo Lauro De Marinis) è un rapper classe 1990 romano. Divenuto famoso inizialmente per essere uno dei padri fondatori della trap italiana, con il tempo si è emancipato dagli stereotipi del genere, arrivando a lambire il pop-rock, la samba, l’elettronica. La costante del suo lavoro è la sperimentazione fra generi, e un attenzione maniacale per il lato performativo ed estetico che l’ha portato ad una fusione pressoché totale con il suo sponsor Gucci (la famosa esibizione gender fluid a Sanremo di quest’anno). Con il tempo il lato nostalgico del suo carattere, in cui l’idealizzazione del recente passato comprende anche il lato musicale (oltre a quello politico e dei costumi), l’ha portato al recupero degli anni ’70-80. Oggi l’operazione riaggiornamento/rimpianto arriva ai ’90. Vediamone i risultati.

Base pop dance come andava metà anni ’90, cantato con autotune ben in evidenza, Lauro mette subito in chiaro il senso della sua operazione: la rivisitazione della hit del 1995 “Be my lover” dei La Bouche è pressoché filologica, ad essere riaggiornata è la produzione.

La cover di “Scatman’s World” di Scatman John è meno filologica. Testo completamente rifatto e aggiornamento della base molto evidente ad opera del quartetto Dardust/DIVA/Gow Tribe/Marnik, paradossalmente l’operazione toglie l’aura urtante e demenzionale del singolo originale e fa diventare il brano una pop dance novantiana standard. Non benissimo.

Ignorata la famosissima cover di Marilyn Manson, Lauro in feat con Annalisa torna al brano originale degli Eurythmics, mischiandolo ad echi dell’altrettanto famosa “Blue” degli Eiffel 65. Il risultato anche qui è trasformare uno dei brani più inquietanti mai scritti per il mainstream danzereccio in una canzone innocua. L’operazione comincia a mostrare qualche crepa.

Su “You and me” (cover dell’omonimo brano di Alexia del 1995) l’operazione comincia ad essere un poco demenziale. Il brano è molto più interessante e adrenalinico nella sua versione originale, mentre quella di Lauro in feat con Capoplaza e la stessa Alexia sembra un suo appiattimento. Qui Lauro pare fare pompierismo del mainstream degli anni ’90, tanto nelle basi quanto nei testi: la mediocrità di questi ultimi è inquietante.

Riadattamento dell’omonima hit dei Playahitty del 1993, qui l’operazione riesce non tanto per merito di Lauro & Massimo Pericolo o del quartetto di producer, ma perché la hit di base era mediocre all’epoca e un suo rifacimento non può che migliorarla.

Trasformare un classico della dance novantiana come “Blu” degli Eiffel 65 in un brano elettro romantico è un guizzo che a questo punto non ci immaginavamo. Nulla di eccezionale, ma se non altro qui usciamo dalla filologia e ci gettiamo nel campo della reinterpretazione personale. Da ascoltare.

Altro pezzo molto riuscito, il rifacimento di “Illusion” di Benny Benassi è ottimo. Una dance standard trasformata in un brano elettro alineo dal testo insolitamente cupo.

Che dire? Un’operazione nostalgia a tratti veramente cringe, salvata dagli ultimi 2 brani. Totalmente inutile la trafila di collaborazioni dietro al microfono e alla console stipate in questa operazione: l’apporto dei vari artisti/producer è pressoché nullo, e i risultati sono migliori quando gli autori delle canzoni originali collaborano con Lauro. Difficile capire anche il senso di tutto questo: la rilettura della dance degli anni ’90 si può fare in molti modi, quello scelto da Lauro è nel contempo filologico e standardizzante, testualmente tra l’anonimo e l’imbarazzante, musicalmente pompieristico (vedasi “Sweet dreams”), vocalmente altalenante (Lauro da buon trapper non ha una bella voce e non sa cantare, l’autotune non migliora la situazione). Ascoltatevi “Blue” e “I wanna be an Illusion” per farvi un’idea, il resto lasciatelo perdere a occhi chiusi.

VOTO: 5/10

AGGETTIVO: nostalgico

TRACKLIST

  1. 1990 (Back to Dance) – 3:31
  2. Scat Men (feat. Ghali & Gemitaiz) – 3:46
  3. Sweet Dreams (feat. Annalisa) – 3:00
  4. You and Me (feat. Alexia & Capo Plaza) – 3:41
  5. Summer’s Imagine (feat. Massimo Pericolo) – 3:12
  6. Blu (feat. Eiffel 65) – 3:59
  7. I Wanna Be an Illusion (feat. Benny Benassi) – 3:35

ALBUM: 1990

ARTISTA: ACHILLE LAURO

ANNO: 2020

ETICHETTA: ELEKTRA RECORDS, WARNER MUSIC ITALY

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