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Zucchero, un successo doc e un singolo di speranza

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ZUCCHERO FORNACIARI

È una canzone che porta speranza in un periodo storico complicato per tutto il mondo, quella che Zucchero ha lanciato recentemente, intitolata La canzone che se ne va” ed entrata direttamente al primo posto nell’ultima chart di qualità di OA PLUS.

Il bluesman ha spiegato sui social il significato del brano: “La canzone stessa, il canto, il cantare insieme sono speranza. La canzone attraversa le case, il telefono, le paure. Resiste oltre le distanze. Una luce fa luce laggiù, vedi?”.

Il nuovo brano, disponibile in rotazione radiofonica da venerdì 20 marzo, è il terzo estratto dall’album uscito l’8 novembre 2019: D.O.C.. Prima de “La canzone che se ne va”, ad anticipare l’album ci sono state Freedom” e Spirito nel buio”.  D.O.C. è il 14° lavoro in studio del cantautore.

LEGGI LA RECENSIONE: Il viaggio di Zucchero tra ali e radici: DOC

VENDITE

In Italia D.O.C. è entrato direttamente alla seconda posizione della classifica degli album. È, dunque, il suo primo album a non aver debuttato in prima posizione, da Oro, incenso e birra, se non si considera il debutto al primo posto nella classifica italiana dei vinili. Sempre in Italia l’album è rimasto in Top 10 per quattro settimane consecutive, in Top 100 per diciassette settimane consecutive, ed è stato certificato disco d’oro dopo sei settimane.

In Svizzera l’album ha debuttato alla prima posizione della relativa classifica. Il disco ha avuto un più che discreto successo nelle classifiche I-tunes internazionali. Per esempio, D.O.C. ha ottenuto il quarto posto nella classifica del Vietnam.

TOUR

Così come tutti gli artisti, anche il cantautore di Reggio Emilia, ha dovuto riorganizzare il suo tour che sarebbe partito da Nuova Zelanda e Australia. Rinviati anche i concerti in Messico, America e Canada. Il cantautore sta organizzando piccoli concerti in diretta streaming su Instagram per supportare il progetto musicale lanciato dagli artisti italiani con l’hashtag #iosuonodacasa.

ALBUM

Il concepimento dell’album è iniziato con la scrittura di circa 40 brani nell’ottobre 2018. Nel luglio 2019 Zucchero ha annunciato l’inizio delle registrazioni dei brani dell’album, realizzate tra Los Angeles e San Francisco e poi concluse a fine estate con la consegna dell’album alla casa discografica (Universal Music) a metà settembre.

I produttori del disco sono stati Zucchero e Don Was affiancati da Max Marcolini e alcuni altri produttori emergenti.

La copertina dell’album è la quarta, dopo quelle di Zucchero & The Randy Jackson Band, Rispetto e Oro, incenso e birra, a non presentare un ritratto di Zucchero. Disegnata da Paolo De Francesco, la copertina ha un logo sul fronte, di forma circolare, che racchiude tutti gli elementi che caratterizzano la vita e la carriera di Zucchero, e che si intrecciano con un grande girasole sullo sfondo, che fa da cornice ad un tramonto su un campo di sorgo. Ci sono un cappello, una vanga, una chitarra e due bacchette di una batteria, delle profonde radici di un vecchio albero, due ali di angelo e due corna di diavolo.

Il titolo del disco, che inizialmente doveva essere Suspicious Times, citazione dall’undicesimo brano, riprende la sigla DOC, parafrasandola in «disco di origine controllata». Richiama, come ha spiegato l’artista, “la volontà di dedicarsi alla qualità dei brani, piuttosto che alla loro quantità, cercando di concepire un sound poliedrico, innovativo e internazionale”.

Il risultato è stato un album in cui il pop ha avuto contatti sia con il blues sia con una dosata presenza di musica elettronica, frutto di un lavoro congiunto tra Don Was e gli altri giovani produttori che hanno partecipato alle registrazioni dei brani. L’intento è stato quello di far coesistere il suono dello strumento musicale organico e dei cori gospel con le componenti calde dell’elettronica.

Per quanto riguarda i testi, ai temi autobiografici delle radici emiliane e dei piaceri terreni, e a quelli classici di libertà e nostalgia, si accostano quelli di redenzione, spiritualità e impegno civile. L’autore, alla costante ricerca di serenità e genuinità, vuole comunicare di “essere lontano dall’aver trovato certezze e risposte al generalizzato prosperare di cupidigia, disonestà, perbenismo e apparenza”.

VIDEO | LA CANZONE CHE SE NE VA

TESTO | LA CANZONE CHE SE NE VA

Lei se ne va da me

Non ha catene al cuore

E piange lacrime di un altro dolore

Lei se ne va da me

Come un diamante fatto di sole

Prima di luce era carbone

È la canzone che se ne va

Non ha padroni guarda come se ne va

S’alza e se ne va da noi

Lei che siamo noi va via

Vola e se ne va da noi

La canzone che sa di noi va via

Lei dice prendimi

Prendi il meglio di me prima che io diventi neve

Un soffio che scompare poi tornerà

Un bacio sulla pelle di notte verrà

Nel vento che si increspa al mattino chissà

E lascia un profumo che non va più via

S’alza e se ne va da noi

Lei che siamo noi va via

Vola e se ne va da noi

La canzone che sa di noi va via

Piangi, ridi, vivi, vola

She’s never gonna let you down

Sogna, vola, vivi, vola

She’s never gonna let you down

S’alza e se ne va da noi

Lei che siamo noi va via

Vola se ne va da noi

I hope you understand

Come un miracolo

Lei va via

Vola e se ne va da noi

Una luce fa luce laggiù

Vedi

La canzone fa luce laggiù

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Crediti Foto: LaPresse

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