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Musica

Rubrica, JazZONE. Gary Barlow, Valentina Mattarozzi, Lucia Cadotsch, Yumi Ito, Sofia Ribeiro

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Ecco JazZONE week parade con 5 proposte tratte da 5 album jazz usciti negli ultimi mesi che meritano attenzione. Un’occasione imperdibile per scoprire nuovi artisti e nuove produzioni dal tocco raffinato.

Questa settimana l’ex Take That Gary Barlow, la cantautrice bolognese Valentina Mattarozzi, la teatralità ricercata di Lucia Cadotsch, il jazz multiculturale di Yumi Ito e il calore portoghese di Sofia Ribeiro.

Gary Barlow feat. Avishai Cohen – Before We get too old (Music played by humans)

Dopo sette anni di silenzio ritorna l’ex Take That Gary Barlow con nuovo album di inediti, “Music Played by Humans”, un nuovo capitolo musicale in cui il pop a cui ci aveva abituato si fonde con i suoni di una potente Big Band e con inedite collaborazioni. In “Before We get too old” un prezioso contributo arriva dal bassista jazz israeliano Avishai Cohen (già protagonista della nostra rubrica). Il brano appare come un classico standard, elegante e imponente, con tanto di pianoforte e orchestra a decantarne la raffinatezza.

Valentina Mattarozzi – Fragili (Fragili)

E’ appena uscito per Azzurra Music il nuovo singolo della cantautrice Valentina Mattarozzi, in cui (come da lei dichiarato) torna al suo primo grande amore: il jazz, quello sofisticato e romantico tipico soprattutto delle ballad cantate e suonate dal leggendario Chet Baker. Il brano “Fragili” racconta le fragilità e il legame con i valori distorti della società contemporanea su uno swing cantato con grande trasporto e dolcezza.

https://open.spotify.com/track/6lq4duevDQP9vaBtK5DRWR?si=gVE7oR6RQo63VSMo4LTSBA

Lucia Cadotsch – Ballad of the Drowned Girl (Speak low II)

La cantante svizzera, residente a Berlino, Lucia Cadotsch pubblica, con il suo celebre trio, composto da Otis Sandsjö al sassofono tenore e Petter Eldh al contrabbasso, il secondo capitolo di “Speak Low” (per We Jazz Records) con alcuni ospiti di rilievo come Kit Downes all’organo hammond e Lucy Railton al violoncello. Con un approccio apparentemente minimal e un suono immediatamente riconoscibile e di notevole impatto, rilegge alcune delle più importanti pagine della musica del ‘900 come “Ballad of the Drowned Girl” della coppia Brecht/Weill. La composizione in questione è una ballata scritta da Bertolt Brecht ispirata all’assassinio della rivoluzionaria marxista Rosa Luxemburg nella Berlino del 1919, inserita anche nell’opera teatrale “Baal” e nel “Berliner Requiem” musicato da Kurt Weill.

Yumi Ito – Stardust Crystals (Stardust Crystals)

Il jazz contaminato di Yumi Ito rispecchia a pieno la sua natura multiculturale. Tratta dall’album omonimo (registrato in collaborazione con la Radio Svizzera SRF Kultur), la traccia “Stardust Crystals” è un esempio di musica “fusion” di alta qualità, in cui convergono esperienze ed ambientazioni differenti: archi, arpe, fiati, bordoni rarefatti, suggestioni percussive. Nel brano (come nel disco) un ensemble di 11 elementi con musicisti provenienti da otto paesi diversi, aggiunge colori, strati e una ricca trama a canzoni delicatissime e originali.

Sofia Ribeiro feat. Sarah Klenes, ELENI, Gina Savino – E que tudo seja lento (E que tudo seja lento)

Un progetto nato nel pieno della pandemia, in cui la cantante portoghese Sofia Ribeiro unisce artiste di diversa provenienza per un brano che si rivela coma una dolce carezza. La cantante dichiara di aver incontrato Gina Savino in Colombia, Eleni Arapoglou a New York e Sarah Klenes in Belgio, loro non si conoscono, ma cantano insieme in questa commovente canzone che sa arrivare nella profondità più intima delle emozioni.

Pura bellezza fatta di eleganza, grandi professionisti e desiderio di ricerca nel segno dell’espressività più genuina. Buon ascolto!

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