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Rubrica: Flashlight. Ad Ibiza si torna alle restrizioni.

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By Old Man Say

Fino al 2019 alle Baleari ed in particolare ad Ibiza si ballava e tanto. Ora ci si destreggia fra le varianti, la Delta, la più diffusa al momento in Cataluna e Baleari e la africana Beta; si torna al punto di partenza ed entra in vigore un nuovo pacchetto di restrizioni da giovedì 20 luglio (ieri). La presa di posizione molto dura di Mykonos con misure davvero drastiche   lockdown, stop totale a musica e d.j.) aveva preoccupato e non poco chi lavora nel settore turistico alberghiero nell’ arcipelago spagnolo ma al momento la volontà è stata molto più quella di castigare l’illegalità e gli eccessi di pochi e di limitare senza colpo ferire chi ancora cerca di lavorare rispettando regole e seguendo protocolli (o almeno ci prova). Inasprimento severo delle sanzioni (da 100 a 1.000 €) per arginare l’abitudine dei giovanissimi al rito del “botellon” (usanza tipicamente spagnola che vede decine di persone, normalmente giovani o giovanissimi radunarsi in parcheggi o zone poco frequentate a bere alcool) e multe a cinque zero alle feste illegali in villa. Obbligo di mascherina sempre quando si può garantire una distanza superiore al metro e comunque raccomandata sempre e sanzioni fino a 5.000 euro a chi salta la quarantena.

Pacchetto restrizioni da ieri in vigore.

 

Nel piano fa capolino anche il passaggio dello stop delle attività notturne dalle 02.00 alle 01.00 e da questo week end la limitazione sempre dall’ una di notte alle sei del mattino di incontrarsi in gruppi superiori alle sei persone. Non proprio un lock down, recentemente bocciato dalla Corte Suprema Spagnola non essendo in vigore uno stato di allarme nella nazione ma che di fatto annulla la possibilità di poter vivere momenti di socialità fra gruppi di persone. Viene altresì ridotta la capienza dei tavoli che non potranno ospitare più di otto commensali in spazi all’ aperto e quattro al chiuso. Un mini tornado che al momento permette all’ isola di mantenere una stagione turistica più che soddisfacente visto il momento storico nonostante la totale assenza della nightlife e dei club celebri in tutto il mondo che a questo punto, a detta anche di molti addetti ai lavori non apriranno per questo 2021. A far capolino qualche lounge club e disco bar, l’esperienza di Cova Santa, club open air a pochi minuti da Ibiza, che con la formula ristorante e prenotazione tavoli alterna però alla consolle i grandi d.j.’s a cui l’isola era abituata ed i party nel week-end di Blue Marlin, tutto ovvio su prenotazione ed a numero limitato. Le norme verranno riaggiornate fra due settimane in base allo sviluppo dei contagi di queste ultime settimane che però sono più che raddoppiati: il countdown è già iniziato per l’isola che non dormiva mai.

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Old Man Say, dee jay e music designer, inizia il suo percorso ed evoluzione musicale negli anni ’80. Tante le esperienze in club italiani quali Tino Club, Vie en Rose, Cenerentola, Harem, Indie, Plaza, Gatto e la Volpe, Menhir, Teatriz, Slap e Scimmie, per poi arrivare a Beach Club e Lounge Bar come Vistamare beach & suites, Cafe della Rotonda, Oro Bianco, DR38. Dal 2015 vive e lavora in Ibiza ove e’ dj-resident di Jockey Club, Cocobeach, Hard Rock Hotel nelle consolle del Beach club, per i pool party nella piscina Splash e nell’esclusivo 9Ninth roof-top e di Sa Punta fine dining restaurant. Ha avuto l’occasione di essere ospitato in altre realta’ ibizenche in questi anni quali Savannah, Experimental Beach, Km5, Hotel Pacha, Sunset Ashram, Kumharas, Hotel Santos, Enigma beach club, Raco Ibiza fino alla consolle del Pacha‘ per il party Elements.

Esperienze worldwide: Egitto al Pier 88 Cairo ed al Club 88 El GounaLe Palace, Le Salama, Smukke lounge e La Montaigne Marrakech (Marocco). Nub Lounge Amman (Giordania). Propone set di matrice deep, nomad house, downtempo e balearica.