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Cinema

In uscita il prossimo 21 febbraio il biopic sulla vita di Billie Holiday, a interpretarla Andra Day

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Una vita breve e travagliata, ma segnata da una straordinaria voce che l’hanno resa un’icona della musica: la parabola terrena di Billie Holiday è pronta a rivivere in un biopic la cui uscita è prevista per il prossimo mese di febbraio 2021.

Il film si intitola “The United States vs Billie Holiday” e a interpretare la cantante autrice fra le altre dell’immortale “Strange fruit”, legata a filo doppio al tema del razzismo, sarà l’attrice e cantante Andra Day. Quest’ultima è famosa per aver cantato, nel 2015, la canzone “Rise up” alla presenza del Presidente degli Stati Uniti Barack Obama nella cornice della Casa Bianca.

L’annuncio dell’uscita del biopic su Billie Holiday è stato dato oggi dalla Paramount e la data di release casca giusto a un paio di settimane dal limite temporale per il “qualifying cut-off” degli Oscar.

BILLIE HOLIDAY| CHI È

Billie Holiday è in realtà il nome d’arte dietro cui si cela Eleanora Fagan (o Elinore Harris), nata nel 1915 a Filadelfia frutto della notte di passione fra un suonatore di banjo sedicenne, Clarence Holiday, e la tredicenne ballerina Sadie Fagan. Una vita dura la sua: a undici anni subì uno stupro, ma non venne creduta in quanto nera e, anzi, si prese una condanna di due mesi in riformatorio per adescamento.

Trasferitasi a New York, dove raggiunge la madre, si guadagna da vivere prostituendosi in un bordello clandestino, fatto che le costa ulteriori quattro mesi di riformatorio. Una volta uscita, inizia la sua carriera musicale: decisivo fu la ricerca di lavoro come ballerina in un locale di Harlem. La giovane ragazza non sapeva ballare, ma la sua voce le spalancò le porte del lavoro, esibendosi come cantante in varie serate.

Proprio durante queste esibizioni, l’incontro che la lancia definitivamente nel gotha della musica, ovvero quello con il produttore John Hammond: quest’ultimo ha grande fiducia in lei e investe nella sua carriera, venendone ripagato. Billie Holiday, che paga con il massimo tributo una vita fata di eccessi fra alcool e droghe morendo a 44 anni nel 1959, ha lasciato in eredità una produzione musicale sterminata, con ben 47 album complessivamente prodotti.

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Crediti foto: Billie Holiday/Facebook