Cinema
Cannes 2025, standing ovation per Robert De Niro: «L’arte è la verità e abbraccia la diversità»
Standing ovation per l’attore italoamericano, premiato da Leonardo DiCaprio. L’intervento politico contro Trump scuote la Croisette, e in una masterclass racconta il documentario dedicato al padre artista.

È una standing ovation calorosa, commossa, quella che accoglie Robert De Niro sul palco del Grand Théâtre Lumière. Il Festival di Cannes ha scelto di inaugurare la sua 78ª edizione omaggiando una delle icone assolute della storia del cinema, conferendo all’attore statunitense la Palma d’Oro onoraria alla carriera. Un riconoscimento sentito, consegnato da un volto a lui particolarmente legato: Leonardo DiCaprio.
Di Caprio incorona De Niro
Quello della giornata d’esordio a Cannes è stato un momento carico di emozione e valore simbolico, arricchito dalle parole dello stesso DiCaprio, che ha definito De Niro “l’uomo che ha cambiato la mia vita”, rievocando il primo incontro sul set di ‘Voglia di ricominciare’, nel 1993. Da allora, i due hanno collaborato più volte, ultima in ordine di tempo, ‘Killers of the Flower Moon’ di Martin Scorsese, e costruito un rapporto che va ben oltre il sodalizio artistico.
La critica a Trump
Ma la serata d’onore per De Niro non è stata solo una celebrazione del passato: è diventata anche un’occasione per ribadire il suo impegno civile, con parole dure rivolte al presidente degli USA Donald Trump e un discorso accorato sull’importanza dell’arte in un’epoca segnata da derive autoritarie. E il giorno dopo, in una masterclass con l’artista francese JR, l’attore ha raccontato un lato più intimo e personale, parlando del documentario in lavorazione sul padre Robert Henry De Niro, pittore, poeta e scultore.

Robert De Niro al Festival di Cannes 2025 (Crediti: Di-Lei- IPA)
Il premio, il tributo di DiCaprio e la standing ovation del pubblico
La consegna del premio a Robert De Niro ha rappresentato uno dei momenti più attesi e significativi dell’apertura del Festival. A presentarlo è salito sul palco Leonardo DiCaprio, protagonista insieme a lui del film di Scorsese ‘Killers of the Flower Moon’ proiettato proprio a Cannes nel 2023.
“Avevo 18 anni, e lavorare con De Niro ha segnato la mia vita. È stato il mio primo maestro. Osservarlo sul set è stata una scuola di cinema”.
Il discorso: arte, politica e il duro attacco a Trump
Come già accaduto in altre occasioni pubbliche, De Niro non ha evitato di prendere posizione politica nel suo intervento. E lo ha fatto con il consueto tono diretto, senza mezzi termini. De Niro ha ricordato i tagli ai fondi per l’arte e l’educazione decisi durante il mandato del presidente repubblicano, l’imposizione di dazi sui film stranieri, e la generale disattenzione verso il mondo della cultura.
Trump è un presidente filisteo. Disprezza l’arte e la cultura, e la sua amministrazione ha fatto di tutto per indebolire il settore creativo. L’arte cerca la verità, è inclusiva, empatica. Per questo spaventa gli autocrati, i fascisti, i leader che non vogliono essere messi in discussione. Chiunque tenga alla libertà deve protestare, votare, farsi sentire. Non possiamo restare a guardare. Dobbiamo agire con passione, sempre.
Un discorso applaudito, condiviso da molti tra il pubblico e la stampa internazionale, che ha rilanciato le parole di De Niro come uno dei primi atti fortemente politici di questa edizione del festival.
De Niro, la paura della morte e il documentario sul padre
Il giorno dopo, l’attore è tornato protagonista a Cannes, stavolta in un contesto più raccolto e riflessivo: una masterclass condotta dall’artista JR, con il quale l’attore di ‘Toro Scatenato’ ha collaborato in passato per installazioni artistiche e progetti audiovisivi. Nel corso dell’incontro, l’attore ha svelato alcuni dettagli di un progetto a cui tiene molto: un documentario dal titolo provvisorio ‘The Past Goes Fast’ (“Il passato corre veloce”), dedicato alla memoria del padre, scomparso nel 1993.
Voglio raccontare chi era mio padre ai miei figli, alla mia famiglia. Voglio che resti qualcosa di lui, anche quando non ci sarò più io.
A margine della presentazione, l’attore ha condiviso anche alcune riflessioni intime:
Ho paura della morte, come tutti. Ma cerco di non pensarci troppo. La vita è ciò che accade nel frattempo. Bisogna affrontarla, accettarla e viverla finché si può.