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Vaccini anti Covid, l’Italia produrrà il siero russo Sputnik

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L’azienda farmaceutica italo-svizzera Adienne Pharma&Biotech avrebbe firmato un accordo con il Russian Direct Investment Fund (RDIF), che tratta la distribuzione del vaccino Sputnik all’estero, per produrre il siero russo in Italia, presso gli stabilimenti di Caponago, a Monza. Ad annunciarlo, con una nota, è stata la Camera di Commercio Italo-Russa (CCIR), che dice di aver “promosso incontri tra imprese italiane ed europee” con le controparti russe per arrivare al risultato. Si tratta di un accordo storico che mostra lo stato di salute dei rapporti tra i nostri due Paesi e sottolinea come le imprese italiane sappiano vedere oltre le polemiche politiche”, ha commentato il presidente della CCIR, Vincenzo Trani. Trani ha poi precisato, come riporta l’ANSA, che non si tratta di “una fuga in avanti” dell’Italia rispetto al processo di approvazione dello Sputnik V in corso all’Ema, poiché “una cosa è produrre, un’altra distribuire”. Insomma, in via teorica le fiale messe a punto a Monza potrebbero anche essere esportate verso uno dei 46 Paesi del mondo che, ad oggi, hanno già approvato lo Sputnik (come ad esempio l’Ungheria) qualora l’Ema non dovesse dare l’ok.

L’intesa, stando alla nota, prevede l’avvio della produzione a luglio per un totale di “10 milioni di dosi entro la fine dell’anno”. Ci vuole del tempo dunque per avere materialmente il vaccino disponibile e l’idea è di non farsi trovare impreparati quando finalmente scatterà il via libera dall’Ema. “Ci sono altre aziende a livello europeo che si stanno muovendo nella stessa direzione: i tedeschi erano a un passo, noi siamo stati bravi perché siamo arrivati per primi”, ha aggiunto Trani.

La notizia non è stata accolta benissimo a Bruxelles, dove la commissione Ue ha ribadito che il vaccino Sputnik ora non rientra nella strategia vaccinale dell’Ue. Il governo Draghi per il momento intende muoversi nell’ambito di questa strategia, e ha ribadito che “si tratta di un accordo privato”: l’accelerazione del piano sarà garantito dalle dosi in arrivo da Pfizer, AstraZeneca e Moderna.

 

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Crediti foto: LaPresse