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Mei/Indipendenti

Mei, Rubrica. FRAMMENTI DI UN DISCORSO MUSICALE. I Tool come esempio anche in Italia

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Di Giordano Sangiorgi

Quando sono entrati in vigore i provvedimenti per il contenimento del Corona Virus negli Stati Uniti, la storica band dei Tool era appena partita con il tour. Una volta sospeso il tutto hanno fatto una scelta totalmente controcorrente, dettata da motivi etici: al posto di rimandare di un anno i concerti come stanno facendo altre band, obbligando i fan a usare i biglietti relativi al tour 2020 per gli show del 2021, hanno cancellato le date e tale scelta permette loro di restituire i soldi agli acquirenti.

«Mentre lavoravamo per riprogrammare il tour, abbiamo letto i vostri messaggi»,hanno scritto tutti i componenti della band sui loro social ufficiale. «Scrivevate di posti di lavoro persi, di malattia, di stress emotivo, di calo finanziario, di crisi economica. Avremmo potuto posticipare o riprogrammare le date al 2021, ma non pensiamo sia la cosa giusta dal punto di vista etico. A nostro avviso, vincolare i soldi dei fan per mesi e mesi, se non per un anno intero, è ingiusto, soprattutto in una situazione come questa nella quale la gente ha realmente bisogno di quei soldi. Ecco perché abbiamo preso la difficilissima decisione di cancellare il tour, in modo da dare un aiuto ai fan che ci hanno sostenuto per anni e che in questo momento sono in grandissima difficolta’ economica e hanno bisogno di quei soldi».

Un esempio che si dovrebbe seguire subito molto semplicemente anche in Italia. Come? Facilissimo.  Aggiungendo alla norma la possibilita’ per il pubblico di poter scegliere, magari entro sei mesi, tra restituzione dei soldi oppure voucher. Tutto qua. Sarebbe un grande segno di civilta’ e di attenzione. Sappiamo che qualcosa si sta muovendo in questo senso. Vedremo.

Giordano Sangiorgi, patron del MEI

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Crediti foto: Facebook