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PUNTI LUCE di Chiara Sani. La vita assurda di JAYNE MANSFIELD

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Pochi giorni fa c’è stata la ricorrenza della terribile morte, per incidente d’auto, della BOMBA SEXY di Hollywood: JAYNE MANSFIELD… avvenne il 28 giugno 1967.

Era la ‘rivale cinematografica’ di Marilyn Monroe (senza mi riuscire a togliere l’ambito scettro), era l’attrice più fotografata della storia del cinema, la sua circonferenza toracica misurava 107 cm (12 cm più di quella di Sophia Loren), il suo quoziente intellettivo era di 162 punti (uno più di Einstein), parlava 5 lingue, suonava benissimo il pianoforte e il violino e divenne star di Hollywood in giovanissima età.

Vera Jayne Palmer (questo il suo vero nome) nacque il 19 aprile 1933 in una piccola cittadina della Pennsylvania (USA), il padre morì quando lei aveva tre anni e le capacità straordinarie di Jaynele permisero di esibirsi come piccola artista da strada all’età di sette anni, suonando il violino classico.

Era ambiziosissima e precoce al punto di riuscire a farsi notare ad Hollywood, a sposarsi diverse volte e ad avere in tutto ben cinque figli… concludendo questa lunga vita in soli 34 anni!!

A 15 anni aveva chiamato il centralino della PARAMOUNT e alla centralinista che le chiedeva cosa desiderasse, rispose candidamente: “DIVENTARE UNA STAR”.

La sua sfrontatezza e la sua ambizione di primeggiare e ad apparire a tutti i costi la portarono sulle copertine di PLAY BOY (che per l’occasione vendette milioni di copie), a diventare l’amante di innumerevoli produttori cinematografici e di personaggi celebri: da John a Bob Kennedy (proprio come Marilyn), a John Wayne, Yony Curtis, Dean Martin, Robert Wagner e Burt Reynolds.

Ma la sua carriera nel cinema con la 20th Century Fox cominciò ad avere delle battute d’arresto a causa delle sue gravidanze, perché nel frattempo si era legata ad un personaggio di dubbio livello: Mickey Hargitay, un culturista ungherese nonché Mister Universo 1955!

Con lui la sua carriera prese una direzione estrema: fece film molto osè e discutibili, diede al mondo tre bambini ma continuò ad esibirsi in spettacoli erotici in nightclub e locali solo per adulti.

Accettò di recitare completamente nuda (cosa vietatissima per le star di Hollywood) nel film “Promises! Promises!” e venne scaricata dallo stilista delle celebrities (tra cui Jane Russel e Nancy Regan) perchè troppo imbarazzato per il degrado in cui stava precipitando l’immagine, la carriera e la vita privata della giovane bombshell Jayne Mansfield.

La cosa spiazzante era che lei se ne infischiava altamente.

Tra gli anni ’50 e gli anni ’60, la formosissima biondona si rivelò la DIVA più paparazzata del mondo… naturalmente dopo  Marilyn Monroe e Liz Taylor. Lei adorava essere al centro dell’attenzione ed alimentava qualunque tipo di gossip, al punto di farsi fotografare in mezzo al traffico, sculettando e tenendo al guinzaglio una tigre dipinta di azzurro! GENIALE! Forse Andy Warrol l’avrebbe sposata solo per questo!

Purtroppo la sua smania di pubblicità, mondanità e protagonismo la portarono dritta alla dipendenza dalle droghe.

Acquistò col marito culturista una villa a Beverly Hills, ribattezzata PINK PALACE, dove tutte le stanze erano stucchevolmente dipinte di rosa, con vasche da bagno e piscine a forma di cuore e statue di cupidi che scagliavano frecce fluorescenti color rosa…

Jayne era così dipendente dall’ansia di apparire e prendersi la scena a tutti i costi, che invitava continuamente nella sua Pink House fotografi e giornalisti, presentandosi a loro semi nuda, indossando vestagliette trasparenti di chiffon e sdraiata su pelli di leopardo…

AMAVA PROVOCARE: Un bravo analista avrebbe sicuramente fatto un ottimo lavoro su di lei!

Ma Jayne, che non era affatto scema e sapeva perfettamente che il successo le derivava dal suo fisico mozzafiato e dal personaggio di oca giuliva: si presentava in vestagliette ai giornalisti, intenta a leggere brani di Shakespeare e Dostoevskji, esclamando frasi stupidine tipo:

Mi lavo esclusivamente con champagne rosè e mi asciugo indossando pellicce di visone selvaggio”.

La nostra ORIANA FALLACI la incontrò per un’intervista che pubblicò sull’Europeo, definendola:

La ragazza più simpatica, più sincera e più incompresa d’America”.

La sua giovane e precoce vita andò velocemente in pezzi: Divorziò da Mister Universo e si risposò con Matt Climber, da cui ebbe il proprio quinto figlio. Divorziò quasi subito e si legò al suo avvocato divorzista che si rivelò un delinquente e la iniziò alle droghe (soprattutto LSD), sperperando tutti i guadagni di lei eacquistando addirittura Rolls-Royce con assegni a vuoto.

La cosa più grave fu che la iniziò al satanismo e insieme divennero seguaci di un guru della setta di Charles Manson, quello che trucidò l’attrice Sharon Tate, moglie di Roman Polanski.

Jayne finì in un degrado senza ritorno, esibendosi in strip-club in cui si portava sempre dietro i cinque bambini che faceva addormentare nel suo camerino…

La sua morte fu assolutamente tragica!

Il 28 giugno 1967, alle 2,25 di notte, Jayne sfrecciava in auto a gran velocità sulla Highway 90 diretta a New Orleans. In auto con lei c’erano tre dei suoi bambini. Si erano fermati a mangiare un boccone in autogrill durante il viaggio. Con loro c’erano anche Sam, il suo amante e Ronnie, un ventenne che lei aveva appena abbordato in un locale e a cui aveva chiesto di farle da autista.

Lo schianto contro un camion fu improvviso e violentissimo.

Morirono i due uomini e lei, Jayne, la bomba sexy dal cervello geniale… ma in questo incidente ci lasciò la addirittura la testa: rimase orribilmente decapitata. Aveva da poco compiuto 34 anni.

I tre bambini invece si salvarono miracolosamente, anche se feriti e segnati per sempre da quella notte assurda e da quell’infanzia altrettanto assurda!

Voi ora vi chiederete: ma cosa c’entra questa storia cupa con i luminosi PUNTI LUCE?

LA PICCOLA MARISKA!

Mariska Hargitay aveva solo tre anni in quella buia notte del 1967, oggi è una delle più apprezzate e premiate attrici di fiction, beniamina di una serie di grande successo: Law & Order- Unità Vittime Speciali” nel ruolo di Olivia benson, grazie al quale l’attrice si è aggiudicata un Golden globe e un Ammy Award.

Mariska è un’attrice magnetica, dal carisma indiscusso e quando le chiedono di quella tragica notte, della perdita di sua madre in tenera età lei risponde:

E’ la cicatrice della mia vita… mia madre era stupenda , bellissima, affascinante, sex symbol, ma la gente non sapeva che suonava il violino e aveva un quoziente intellettivo superiore alla media… aveva cinque figli e amava i cani… aveva questo appetito per la vita e penso di condividerlo con lei”.

Dopo la morte di Mansfield, Mariska e i suoi due fratelli sopravvissuti, più tre fratellastri, sono cresciuti con il padre e la sua matrigna Ellen.

Mariska realizzò con il padre ciò che non le fu possibile con la madre: prima che lui morisse nel 2006, lo fece recitare in un episodio di LAW AND ORDER.

Questo significa spezzare la catena: quando un figlio risorge dalle ‘ceneri’ e dagli sbagli (o problemi) dei genitori, riscattando la propria vita e mantenendo viva e positiva (nel bene e nel male) la loro ‘memoria storica’, nonostante i loro limiti… allora il figlio riesce a spezzare la catena e ad evolvere nella vita.

Perché in fondo, anche Jayne era una piccola sopravvissuta ad un papà morto prematuramente., quando lei aveva TRE ANNI. Proprio come la figlia Mariska perse lei, mamma Jayne, all’età di TRE anni. Ma di cose buone, Jayne in vita ne fece eccome: ben CINQUE PUNTI LUCE, cinque piccoli bambini che la vita e il fato hanno salvato… protezioni da vera STAR!