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Predappio: nessun custode per la tomba del Duce

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Tomba Mussolini

La cripta dov’è sepolto Benito Mussolini a San Cassiano di Predappio, suo paese natale, è da sempre al centro di indignazioni e litigi.  Una settimana fa i suoi discendenti hanno scritto per mano dell’avvocato Francesco Minutillo al sindaco del paese, esponendo una serie di richieste che hanno indignato parte dell’opinione pubblica.

Nella fattispecie la lettera contiene quattro richieste della famiglia. Innanzitutto, viene preteso ‘l’aggiornamento della definizione della concessione perpetua in favore degli eredi della famiglia Mussolini’, questo permetterebbe a una società giuridica di poter gestire la cripta nel caso in cui la famiglia si estinguesse o i futuri eredi fossero disinteressati.

Nella lettera viene anche richiesto che tutto il complesso architettonico che custodisce la cripta sia nominato cimitero monumentale; così facendo spetterebbe al comune la completa tutela del luogo, adeguando la custodia del cimitero di San Cassiano, ‘così da renderlo conforme, nella parte pubblica, ovvero al di fuori delle porte della cripta, agli ingenti e costanti flussi dei devoti che si recano a rendere omaggio ai defunti qui sepolti’. Ogni anno migliaia di devoti frequentano il cimitero in occasione dell’anniversario della marcia su Roma e del compleanno di Mussolini; l’ultima richiesta della famiglia, infatti, è di non aver responsabilità per quanto riguarda l’ordine pubblico. Ciò imporrebbe al comune di assoldare delle guardie che controllino il cimitero per tutto il tempo di apertura ai visitatori.

Proprio ieri però Roberto Canali, sindaco di Predappio, ha parlato dell’impossibilità da parte del comune di assumere dei guardiani per la cripta, anche se a detta dei discendenti del Duce un’apertura continua porterebbe al comune un indotto sostanzioso, in particolare grazie ai ‘pellegrini’ che ogni anno visiterebbero il luogo.

La ritrosia del sindaco sembra tradire un certo raffreddamento dei rapporti con la famiglia Mussolini, dopo che, più di anno fa, Roberto Canali in campagna elettorale aveva promesso una riapertura della cripta, con il sollievo di bar e ristoranti che durante le commemorazioni si riempiono di clienti.

 

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Crediti Foto: LaPresse

 

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