Attualità
Ponte di Genova: suonano le sirene, completata la struttura
Anche l’ultimo – il diciannovesimo – tratto del nuovo ponte di Genova è stato ultimato. La campata d’acciaio del ponte è stata fissata questa mattina, accompagnata dal suono delle sirene delle navi al porto di Genova. A 309 giorni dall’inizio dei lavori e a quasi due anni dal crollo del ponte Morandi – il 14 agosto 2018 – le sponde del Polcevera tornano a collegarsi. In occasione di questa giornata storica era presente il premier Conte, insieme alla ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli, oltre al sindaco di Genova, Marco Bucci e al presidente della Regione, Giovanni Toti. Presenti anche i rappresentati delle imprese che si sono occupate della costruzione: l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono e quello di Salini Impregilo, Pietro Salini.
Le parole del Premier
Simbolo di ripresa
Anche se non ancora inaugurato, il completamento del viadotto è il simbolo della ripresa. Adesso si passerà infatti a lavorare sul manto stradale e all’effettuazione dei collaudi, nelle speranza di riaprire al traffico al più presto. Già la scorsa notte i 18 piloni del nuovo ponte erano stati illuminati dal tricolore. Il posizionamento dell’ultima campata fa – infatti – di Genova il simbolo della ripartenza per l’Italia intera. In un momento in cui il Paese è piegato dall’emergenza Coronavirus, il premier definisce questo giorno come “una luce che dà speranza all’Italia”.
Le polemiche
Non sono mancate le polemiche per la troppa vicinanza tra i partecipanti all’evento. Tecnici e giornalisti non sembrano aver rispettato le regole di distanziamento sociale previste per far fronte all’emergenza, soprattutto all’arrivo del premier. Nonostante l’utilizzo della mascherina protettiva e la sostituzione della stretta di mano, il mantenimento di una certa distanza – soprattutto in occasioni come quella di oggi – sembra ancora difficile da rispettare.
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Crediti foto: LaPresse