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Emergenza Covid: Avvisi di garanzia per Conte e sei ministri

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Giuseppe Conte

Il premier italiano Giuseppe Conte e altri sei ministri hanno ricevuto una serie di avvisi di garanzia in cui vengono accusati a causa della gestione dell’emergenza covid. Le accuse mosse contro Bonafede, Di Maio, Gualtieri, Guerini, Lamorgese e Speranza sono di epidemia, omicidio colposo, delitti colposi contro la salute, abuso d’ufficio, attentato contro la Costituzione, attentato contro i diritti politici del cittadino (artt. 110, 438, 452 e 589, 323, 283, 294 del Codice penale). La presidenza del Consiglio ha confermato che saranno trasmessi al Tribunale dei ministri gli atti riguardanti oltre duecento esposti e denunce provenienti da tutta Italia.

La nota emessa da palazzo Chigi aggiunge anche che ‘La trasmissione da parte della Procura al Collegio in base alle previsioni di legge, è un atto dovuto. Nel caso specifico tale trasmissione è stata accompagnata da una relazione nella quale l’Ufficio della Procura ‘ritiene le notizie di testo infondate e dunque da archiviare‘”.

Il parere dell’opposizione

Intanto, le opposizioni entusiaste commentano l’avviso di garanzia come un atto dovuto; il segretario del carroccio Matteo Salvini definisce l’operato del governo, in particolare le decisioni sulle prime zone rosse e la tardività nel chiudere le aree di maggiore contagio, come un atto criminale di cui il governo dovrà rispondere. Il governo, dice Salvini, ‘ha i morti sulla coscienza’.

Le parole del premier

Dall’altro lato il premier Giuseppe Conte conferma di prendersi la responsabilità politica, e che il governo si impegnerà per favorire l’operato della procura e del tribunale nelle indagini, offrendo qualsiasi elemento che possa aiutare l’iter procedimentale.

‘Abbiamo sempre agito in scienza e coscienza’, afferma senza preoccupazioni Conte, ‘senza la pretesa di essere infallibili ma nella consapevolezza di dover sbagliare il meno possibile per preservare al meglio gli interessi della intera comunità nazionale’.

Gli esposti sono stati affidati ai pm Eugenio Albamonte e Giorgio Orano, e sono suddivisi in due tipologie: da un lato si accusa l’esecutivo di incompetenza nella gestione dell’emergenza Covid. Del secondo gruppo fanno parte gli esposti in cui si ipotizzano reati di abuso d’ufficio e attentato contro i diritti politici del cittadino, soprattutto per quanto riguarda l’istituzione delle misure di quarantena.

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Crediti Foto: LaPresse

 

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