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Perugia, le corna finiscono in Tribunale. Chiede 600 mila euro di risarcimento all’amante della moglie: “L’ha istigata a tradirmi”

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Causa adulterio, ha chiesto come risarcimento 600 mila euro, ma non alla moglie, madre dei suoi figli, bensì all’amante presunto di lei, reo di averla “istigata a tradirmi”. Come? Semplice, “ha iniziato a farle regali, a corteggiarla in maniera incalzante, (…)facendola allontanare di casa pomeriggi interi e pure di sera, senza una spiegazione neanche ai bambini. Avevamo una bella famiglia che si è distrutta per colpa di lui”.

Luogo del ‘misfatto’, Deruta, nel perugino, ed è proprio al tribunale di Perugia che, come riportato da Il Messaggero, l’uomo ha chiesto il maxi-risarcimento rivolgendosi alla Corte d’appello di Perugia nonostante i giudici di primo grado di Spoleto avessero già rigettato la sua domanda.

L’uomo ha prodotto, a suo dire, un’ampia documentazione dell’adulterio, compresi post su facebook nei quali, sempre a detta sua, moglie e amante lo sbeffeggiavano.

I giudici, però, non l’hanno pensata allo stesso modo, e l’uomo presunto tradito non solo non ha ottenuto i 600mila euro che richiedeva ma sarà costretto a pagare migliaia di euro per le spese legali. I giudici hanno parlato nelle motivazioni di “nessuna responsabilità (dell’amante, ndr)  per la fine di un amore”.

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Foto: shutterstock