Attualità
Consiglio europeo, l’accordo all’alba del quinto giorno
Il Consiglio europeo si è finalmente concluso. Dopo quattro giorni e quattro notti di negoziati, la riunione di tutti i capi di Stato europei dei Paesi dell’Ue ha prodotto un accordo. La cifra del pacchetto di misure per aiutare gli Stati a riprendersi dopo la pandemia è rimasta intatta. Saranno 750 miliardi, di cui 390 miliardi in aiuti a fondo perduto e 360 in prestiti.
Un applauso liberatorio ha concluso la riunione all’alba del quinto giorno. Alle 5.30 del mattino il presidente del Consiglio Charles Michel twitta solo una parola, forse d’impulso: “Deal” – accordo. All’Italia spetterà la cifra maggiore di fondi europei con un totale di 209 miliardi, di cui 82 miliardi di aiuti a fondo perduto e 127 di prestiti.
Il premier Conte aveva detto ieri che non sarebbe stato disposto a cedere su questo punto. E così è stato. Un singolo Paese non avrà il potere di bloccare l’erogazione dei fondi ad un altro. Anche sul bilancio settennale dell’Ue i frugali hanno ceduto alla proposta del presidente del Consiglio europeo Michel. Sarà di 1.074 miliardi, e non di 1.050 come volevano i frugali.
Secondo il premier Conte in questo modo non ci sarà bisogno di ricorrere al Mes, seppur alleggerito delle condizionalità più rigide. A questo punto l’Italia è chiamata a mettere nero su bianco le sue proposte per poter ricevere i fondi. Una task force si metterà presto a lavoro. Il fallimento è stato scongiurato, anche oggi l’Europa ce l’ha fatta.
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Crediti foto: LaPresse