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Maternità, promosse “oasi felici” Bolzano, Emilia Romagna e Valle d’Aosta. Pollice giù per Sicilia, Campania e Basilicata

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Secondo un rapporto di Save the Children, in Italia le zone più favorevoli ad affrontare la maternità sono la provincia autonoma di Bolzano, l’Emilia-Romagna e la Valle D’Aosta, mentre le condizioni più sfavorevoli si registrano in Basilicata, preceduta in fondo alla classifica da Sicilia Campania.

L’indice per Regione è il risultato di un’analisi condotta dall’associazione umanitaria basandosi su sette parametri: demografia, lavoro, servizi, salute, rappresentanza, violenza, soddisfazione soggettiva, per un totale di 14 indicatori da diverse fonti del sistema statistico nazionale.

Le prime tre in classifica risultano appunto la provincia di Bolzano, l’Emilia Romagna e la Valle d’Aosta, che superano di 10 punti il valore di riferimento nazionale di 100, seguite da Toscana, provincia autonoma di Trento, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Lombardia, che invece lo superano di poco. Fanalino di coda Basilicata, Campania, Sicilia, Calabria e Puglia, che sono sotto il valore di riferimento di almeno 10 punti.

Le Regioni dove il parametro della “soddisfazione soggettiva” delle mamme raggiunge livelli più alti sono nuovamente le province autonome di Bolzano e Trento, seguite da Umbria, Piemonte, Valle d’Aosta e Molise. Ultime risultano invece Calabria e Sicilia. Basilicata e provincia autonoma di Trento si posizionano agli ultimi posti nell’area “violenza”. Le regioni più virtuose per quanto riguarda la presenza di centri antiviolenza e case rifugio sono invece Friuli-Venezia Giulia e provincia autonoma di Bolzano, con uno stacco di più di 30 punti sul valore di riferimento nazionale, seguite da Molise, Valle d’Aosta, Emilia-Romagna e Abruzzo.

 

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Crediti foto: Shutterstock

 

 

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