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“L’ultimo concerto?”, il grido d’allarme delle sale concerto che rischiano di non riaprire più

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Una foto in bianco e nero del locale, la data di apertura e il 2021 come anno di chiusura; il tutto completato da un enorme punto di domanda e dall’inquietante quesito: l’ultimo concerto? Una campagna virale, spinta dall’hashtag #ultimoconcerto, per lanciare l’ennesimo grido di allarme da parte di quei locali che ormai da un anno hanno dovuto spegnere le luci e chiudere le porte.

Ad aderire alla campagna circa novanta sale da concerto e live club sparsi su tutta la penisola: da Milano (Alcatraz e Fabrique) a Torino (Hiroshima Mon Amour) e giù lungo l’intero stivale. E mentre infuria il dibattito sulla possibilità di aprire o meno il Festival di Sanremo al pubblico, con tanto di minacce di addio da parte di Amadeus, sembra passare completamente sotto traccia il rischio chiusura di realtà che non solo sono uno spazio di aggregazione e cultura, ma anche e soprattutto danno lavoro a tante persone. Realtà che però non sono mai state debitamente prese in considerazione dai decreti governativi, che in in tema di spettacolo ha limitato il proprio range d’azione principalmente a cinema e teatri.

 

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Un anno di inattività comincia a far sentire il proprio peso, e mentre alcune realtà hanno già deciso di abbassare per sempre le serrande, le 90 riunite sotto la bandiera “L’ultimo concerto?” provano a resistere. Nella speranza che quel fatidico ultimo concerto non sia già andato in scena…

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Foto: Arci Ohibò/Facebook