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La nipote di Trump contro lo zio, in arrivo il libro sulla vita del presidente USA

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È in arrivo nelle librerie la storia della vita del presidente americano Trump, scritta dalla nipote Mary L. Trump. Tutt’altro che un endorsement, ma una feroce critica allo zio “dall’interno”. Il libro, Too Much and Never Enough – How My Family Created the World’s Most Dangerous Man, ovvero “Troppo e mai abbastanza – Come la mia famiglia ha creato l’uomo più pericoloso del mondo” sarà nelle librerie dal 14 luglio.

La pubblicazione è stata anticipata di due settimane per paura che venisse ancora ostacolata. Inizialmente, infatti, il fratello minore del presidente, Robert Trump aveva chiesto lo stop della pubblicazione a causa di un patto di riservatezza firmato molti anni prima. Il libro era stato bloccato dalla Corte Suprema dello Stato di New York, per poi ottenere il via libera dalla Corte d’Appello.

La nipote del presidente Trump e autrice del libro è una psicologa di 55 anni, figlia del fratello maggiore del presidente, Fred Junior, scomparso in seguito ad un attacco cardiaco probabilmente causato dalla dipendenza dall’alcol. Nel libro descrive l’ambiente familiare ostile, parlando del nonno molto severo e racconta di come lo zio Donald Trump abbia dei tratti da sociopatico e narcisista.

Il padre di Mary L. Trump non era interessato a prendere le redini degli affari di famiglia. Per questo, il nonno puntò tutto su Donald, di 8 anni più piccolo. L’autrice parla del nonno autoritario come la principale causa dei problemi del padre, Fred, e di quelli di Donald. Secondo la psicologa, infatti, lo zio Donald è una persona molto insicura che avrebbe cercato di reprimere le sue emozioni per diventare più simile al nonno.

Lo zio “inetto e viziato” non avrebbe avuto molta fortuna con gli affari di famiglia e il nonno sarebbe intervenuto per salvare l’azienda che operava nel campo edilizio e immobiliare dal fallimento. Con questo aneddoto, Mary Trump rivela di essere lei la fonte dietro l’inchiesta del New York Times (premiata con il Pulitzer) che parlava dei 413 milioni di dollari passati a Trump attraverso finti acquisti di materiali.

La nipote descrive lo zio come un uomo “capace di andare al cinema anche nella notte in cui è morto suo fratello”. E racconta anche di come Donald avrebbe pagato un altro studente per superare una sorta di test d’ingresso ad una prestigiosa università al suo posto. Donald Trump avrebbe fatto dell’imbroglio uno stile di vita. La presidenza degli Stati Uniti sarebbe – insomma – un mero colpo di fortuna.

Non proprio quello che ci voleva in campagna elettorale (o forse sì). Un libro così spietatamente accusatorio potrebbe compromettere la popolarità del presidente Trump. L’entourage del presidente ha già replicato bollando ciò che viene raccontato come notizie false. Ma non è escluso che il presidente riesca ad utilizzare questa mossa a suo favore.

 

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Crediti foto: LaPresse