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Gli italiani non bastano. A luglio persi 3 miliardi dal turismo straniero

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Gli italiani in vacanza in Italia non riescono a compensare il turismo internazionale. Lo scorso anno a luglio i pernottamenti di turisti stranieri in Italia sono stati 8 milioni. Quest’anno invece gli arrivi dall’estero sono stati quasi azzerati a causa dell’emergenza sanitaria. È quanto emerge dai dati raccolti da Bankitalia ed elaborati da Coldiretti. Tradotta in cifre, la perdita ammonta a circa 3 miliardi di euro per l’Italia ed include spese di pernottamento, alimentari, trasporti, svago, shopping e souvenir.

Secondo Coldiretti proprio le spese per il cibo rappresentano una parte centrale del budget di una vacanza. Oltre alle conseguenze dirette della mancanza di turisti stranieri su tutto il territorio italiano, ci sono poi le conseguenze indirette. Ogni anno le vacanze in Italia danno una spinta a tutto il Made in Italy e all’export. Succede perché gli stranieri venuti vanno alla ricerca dei prodotti che hanno provato in vacanza una volta rientrati a casa. Quest’anno la mancanza di turisti stranieri porterà ad una spinta meno poderosa delle esportazioni italiane all’estero, se non del tutto assente.

A gravare sull’export del Made in Italy sono anche i dazi che il presidente americano Donald Trump vorrebbe applicare su una lista ampliata di prodotti europei. Verso la fine del 2019 alcune tariffe erano state già applicate a salumi, formaggi, molluschi, crostacei e agrumi italiani. Ma questa volta a farne le spese sarebbero anche vini, olio e pasta, circa 2/3 delle esportazioni agroalimentari, per un totale di 3 miliardi di euro. Proprio il vino italiano è il prodotto più venduto negli Stati Uniti, con un valore di circa 1,5 miliardi di euro.

I prodotti enogastronomici – infatti – sono un elemento trainante dell’export italiano. La Coldiretti ha definito l’Italia “leader mondiale incontrastato” nel settore del turismo enogastronomico. Il merito va all’agricoltura “più green d’Europa con 304 specialità ad indicazione geografica riconosciute a livello comunitario, 415 vini Doc/Docg, 5155 prodotti tradizionali regionali censiti in tutta Italia e oltre 60mila aziende agricole biologiche”.

Anche se l’Italia è stata scelta come meta dal 93% degli italiani, i circa 13,5 milioni che a luglio hanno deciso di trascorrere qui le vacanze non riescono a compensare la mancanza e le spese dei turisti stranieri. L’insicurezza di recarsi in un paese straniero e incentivi come il bonus vacanze deciso dal governo hanno avuto un ruolo nell’avviare la ripresa del sistema turistico nazionale, che comunque non riesce a fare a meno dei turisti dall’estero. I primi a soffrirne sono gli hotel. Molti italiani prediligono le seconde case o quelle di parenti e amici per soggiornare. Anche campeggi, camper e agriturismi spesso situati lontano dalle zone più caotiche sono molto gettonati per la possibilità di rispettare il distanziamento sociale.

 

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Crediti foto: LaPresse