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Fase due, i dubbi del decreto, tutti i punti che il governo deve approfondire

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Il giorno dopo il decreto del 26 aprile 2020 sono in molti gli italiani a chiedersi dove possano andare e cosa possano fare. Oltre a questo ci sono anche tanti altri punti su cui ci si aspettano chiarimenti.

Rimangono dubbi sulle mascherine, ce ne saranno per tutti? Quale sarà il nuovo trend dei tamponi? Chi potrà accedere all’esame sierologico e al tampone faringeo?

Si aspettano chiarimenti anche circa la App Immuni di cui il premier ieri sera nel suo discorso alla Nazione non ha fatto menzione.

Non è chiaro nemmeno come muoversi per andare a trovare i propri familiari. Solo all’interno dello stesso comune? Il decreto dice di evitare assembramenti nelle famiglie, ma come può il governo controllare queste situazioni, se non grazie alla segnalazione di un vicino indiscreto?

Si era molto parlato in questi giorni anche della possibilità di raggiungere le seconde case purché nella regione di appartenenza. Nulla è stato chiarito in merito. Sarà possibile farlo? Gli italiani hanno capito come si possono muovere?

I giovani che sono rimasti in casa, hanno partecipato alle lezioni online ed hanno rispettato le regole, ora con la fase due che margine di libertà hanno conquistato?

Inoltre se da un lato il governo evoca ancora misure piuttosto drastiche di movimento, dall’altro non blocca i collegamenti, consentendo ai mezzi di trasposto pubblici di viaggiare.

Si attendono approfondimenti per dare maggiore chiarezza agli italiani onde evitare di incorrere in errori ed in sanzioni.

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Crediti foto: LaPresse