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Un metro e mezzo non basta per morire, la misteriosa morte di Sara

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Si infittisce sempre di più il mistero attorno alla morte di Sara

Sara Lemlem Ahmed, questo il nome della 40enne di nazionalità olandese ma di origine eritrea, trovata senza vita in una palazzina diroccata di via Giordano a Vigevano (Pavia), a meno di un chilometro dall’abitazione in cui viveva con il compagno, Corrado Mannato, 49 anni. La donna si era allontanata da casa la sera del 4 dicembre e non vi aveva fatto più ritorno.

Mercoledì, il suo corpo ormai in avanzato stato di decomposizione, è stato trovato cadavere da alcuni operai che stavano per riprendere i lavori nella palazzina, abbandonata da tempo e diventata rifugio per sbandati. La donna si trovava in un vano profondo un metro e mezzo. Aveva deciso di suicidarsi? Ma come può una persona scegliere un posto di solo un metro e mezzo di altezza per farla finita? Troppi gli interrogativi che restano ancora aperti. E’ stata spinta? La faccia al momento del ritrovamento era irriconoscibile, ma sul corpo nessun segno di violenza per ora è stato rilevato. L’ultima parola spetta all’autopsia.

Si fa sempre più misteriosa la morte di Sara, che indossava ancora i vestiti della sera della scomparsa. Nessuna telecamera ha ripreso il suo ingresso nella struttura, fatto alquanto strano. E’ morta lo stesso giorno della scomparsa? Cosa è successo a Sara? Tutti gli interrogativi restano per ora aperti, su una morte che si tinge sempre più di giallo.

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Crediti foto: frame da video YouTube