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Siracusa, carabiniere condannato per abusi sessuali su nipotino

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Ieri sera è arrivata la sentenza con la condanna a sette anni e sei mesi di reclusione, ma il carabiniere si professa innocente e i suoi avvocati hanno preannunciato il ricorso in appello

I fatti sono avvenuti a Siracusa tra il 2009 ed il 2010, quando la madre del bambino che all’epoca dei fatti aveva 9 anni, si recava al lavoro e lasciava il figlio in casa della sorella e del cognato, un carabiniere, ora 56enne.

E quando zio e nipote si trovavano soli, in più di un’occasione sarebbero avvenuti gli abusi sessuali ai danni del bambino che ora è maggiorenne.

La sentenza è arrivata ieri sera: il tribunale l’ha condannato a sette anni e 6 mesi di reclusione. Inoltre, l’ha interdetto dai pubblici uffici e l’ha condannato a pagare una provvisionale di 20 mila euro alla vittima, e alla madre, che si sono costituiti in giudizio con gli avvocati Ezechia Paolo Reale ed Emiliano Bordone.

La difesa dell’imputato, gli avvocati Puccio Forestiere e Fabiola Fuccio, hanno preannunciato ricorso in appello, anche perché l’imputato si è sempre professato innocente“Una sentenza sconcertante, casualmente i fatti vengono denunciati nel 2013 quando i due coniugi si stavano separando – ha affermato l’avvocato Fabiola Fuccio  –. Aspettiamo i 90 giorni per il deposito delle motivazioni e impugneremo il provvedimento in Appello”.

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Crediti foto: LaPresse