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Covid-19, alla Russia ordinate già 200 milioni di dosi di vaccino

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Anche se non ancora commerciabile, ma già registrato, il vaccino russo contro il Covid-19 ha già i primi acquirenti. Nella gara alla ricerca di un vaccino, la Russia era stata il primo paese a depositarlo, arrivando per prima alla registrazione mentre avviava ancora la fase finale dei test. Lo aveva chiamato Sputnik V, con chiaro riferimento alla gara alla conquista dello spazio che aveva vinto contro gli Usa nel 1957.

India, Brasile e Messico hanno ordinato circa 200 milioni di dosi, ma in totale le manifestazioni di interesse per il vaccino arriverebbero a 1,2 miliardi di dosi. A comunicarlo è stato l’amministratore delegato di Russian Direct Investment Fund (Rdif), Kiril Dmiitriev, in conferenza stampa. Non è finita, nuovi ordini sono attesi da almeno altri sette Paesi, soprattutto dall’America Latina, dall’Asia e dal Medio Oriente. L’amministratore ha sottolineato che in futuro saranno resi noti i nomi, assicurando che si tratta di “grandi Paesi”. Dmitriev si è poi rivolto a Unione europea e Stati Uniti dicendo che sostengono i loro vaccini per ragioni politiche, cercando di impedire l’acquisto del vaccino russo.

Intanto il presidente Vladimir Putin ha annunciato che la Russia ultimerà a breve un secondo vaccino messo a punto dall’Istituto Vector, in Siberia. La registrazione dovrebbe avvenire entro il 15 ottobre, secondo l’agenzia garante dei consumatori Rospotrebnadzor. La settimana scorsa l’Istituto Vector ha completato le fasi iniziali della sperimentazione sull’uomo. In questo modo, la Russia sarebbe l’unica ad aver già registrato non uno, ma ben due vaccini contro il Covid-19.

 

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Crediti foto: LaPresse