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Bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici: ipotetica riapertura dal 20 aprile

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Dal 20 aprile si potrebbe valutare l’eventuale riapertura di bar, ristoranti, parrucchieri e centri estetici, anche in zona rossa. A seguire si valuta per le palestre e le piscine. Questo potrebbe accadere qualora la curva epidemiologica dovesse scendere. Per quella data il Governo analizzerà l’andamento dell’epidemia per decidere i settori che possono programmare le riaperture.

LA RIAPERTURA DI BAR, RISTORANTI E CINEMA

Riapertura chieste da alcuni governatori e anche dal leader della Lega Matteo Salvini. Si vociferava una convocazione della cabina di regia questa settimana, ma Palazzo Chigi chiarisce: «La “cabina di regia” non è stata al momento convocata per la valutazione di possibili aperture né sono state definite date. Per quanto attiene il quadro epidemiologico, sottolineano le stesse fonti, esso è costantemente monitorato»

Una speranza per molti settori. In particolare per il cinema che, dopo la mancata riapertura prevista inizialmente per il 27 marzo e bloccata per l’aumento dei contagi, potrebbe tornare ad aprire al pubblico le proprie sale. Quanto ai bar, invece, si potrebbe ipotizzare un’anticipazione dell’orario di chiusura per evitare gli aperitivi e di conseguenza gli assembramenti.

Questa ipotesi di riapertura varrebbe per le regione con dati sui contagi che permetterebbero il passaggio in zona gialla dal 30 aprile.

COSA PREVEDE IL DECRETO ATTUALE

Attualmente il decreto in vigore dal 7 fino al 30 aprile prevede che «in ragione dell’andamento dell’epidemia, nonché dello stato di attuazione del Piano strategico nazionale dei vaccini con particolare riferimento alle persone anziane e alle persone fragili, con deliberazione del Consiglio dei ministri, sono possibili determinazioni in deroga al primo periodo e possono essere modificate le misure stabilite dal provvedimento». In sostanza, per comprendere l’andamento epidemiologico si terranno conto della situazione nelle strutture sanitarie, del numero dei contagi ma anche delle persone vaccinate.

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