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Come si fa il Green Pass per andare in vacanza? Requisiti e come ottenere il certificato

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Arriva anche in Italia il Green Pass. Il premier Mario Draghi ha annunciato che “il governo italiano ha introdotto un pass verde nazionale che sarà in vigore dalla seconda metà maggio”. Il documento dovrebbe essere attivato nella seconda metà di maggio e attesterà di aver ricevuto entrambe le dosi di vaccino anti-Covid oppure di essere risultati negativi a un tampone rapido o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti il viaggio o di aver contratto ed essere guariti dal Covid. Sarà fondamentale anche per l’ingresso degli stranieri nel nostro Paese e precederà il Green Pass europeo, per il quale bisognerà invece attendere la seconda metà di giugno.

Quali requisiti occorrono per averlo?

Stando a quanto dichiarato dal presidente del Consiglio, il Green Pass “permetterà alle persone di muoversi liberamente tra le Regioni”. Come spiegato nelle FAQ del Governo, la certificazione verde per spostarsi tra regioni è un certificato cartaceo o digitale utile a dimostrare di essere in possesso di uno dei seguenti requisiti:

  1. Aver ricevuto entrambe le dosi di vaccino anti-Covid,
  2. Essere risultati negativi a un tampone rapido o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti il viaggio
  3. Aver contratto il virus ed essere guariti. 

 

Tempi di validità e modalità di rilascio 

a) La certificazione di avvenuta vaccinazione ha una validità di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale ed è rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria o dal sanitario che effettua la vaccinazione, al momento stesso dell’effettuazione dell’ultima dose prevista. La certificazione è disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. Coloro che abbiano già completato il ciclo di vaccinazione alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 52 del 2021 possono richiedere la certificazione verde COVID-19 alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa;
b) La certificazione verde COVID-19 per avvenuta guarigione ha una validità di sei mesi dalla guarigione stessa ed è rilasciata, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura presso la quale è avvenuto il ricovero o, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, ed è resa disponibile anche nel fascicolo sanitario elettronico dell’interessato. La certificazione cessa di avere validità se, nell’arco dei sei mesi previsti, l’interessato viene nuovamente identificato come positivo al SARS-CoV-2. Le certificazioni di guarigione rilasciate precedentemente alla data di entrata in vigore del decreto-legge n. 52 del 2021 sono valide per sei mesi a decorrere dalla data indicata nella certificazione, salvo che il soggetto venga nuovamente identificato come caso accertato positivo;
c) La certificazione verde COVID-19 per tampone negativo ha una validità di 48 ore dall’esecuzione del test ed è prodotta, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o accreditate e dalle farmacie che svolgono i test previsti o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta.

Come funziona il Green Pass europeo e da quando sarà attivo

Il Green Pass europeo, attivo dalla seconda metà di giugno, “permetterà ai turisti di viaggiare tra i diversi Paesi senza doversi sottoporre a quarantene, a patto che possano dimostrare di aver già ricevuto il vaccino, aver contratto il Covid ed essere guariti o aver effettuato il tampone con esito negativo”, ha spiegato Draghi.

Si tratta di un sistema di gestione dei nuovi certificati digitali Covid pensato dall’Unione Europea per permettere di muoversi e viaggiare in sicurezza all’interno dei territori dell’Ue. Potranno partecipare anche i Paesi terzi che intendono accettare il sistema per permettere l’ingresso nel loro territorio.

Il certificato attesterà, attraverso una app dotata di codice Qr oppure in formato cartaceo, l’avvenuta vaccinazione contro il Covid-19 e il numero di dosi ricevuto, l’avvenuta guarigione dal Covid nei precedenti sei mesi e la presenza dei relativi anticorpi (mediante test), oppure l’esito negativo di un tampone, molecolare o rapido. Ogni Stato membro, stabilirà i requisiti di ingresso nel proprio territorio: si tratta di competenze esclusivamente nazionali e l’Ue non può imporre nulla in questo campo, ma può solo raccomandare.

 

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Crediti foto: Shutterstock