Attualità
Colpo di Stato in Mali, arrestati presidente e primo ministro. Preoccupazione nella comunità internazionale
In Mali un colpo di Stato ha portato alle dimissioni del presidente Ibrahim Boubacar Keita e del primo ministro Boubou Cissé. Alcuni militari dell’esercito hanno arrestato i leader del Paese e li hanno condotti in un campo dell’esercito, a Kati, poco lontano dalla capitale Bamako.
I mancati pagamenti hanno poi inasprito le relazioni tra il governo e l’esercito. Il golpe sarebbe partito proprio dal campo di Kati, dal colonnello Malick Diaw e dal generale Sadio Camara. Il campo di Kati non è nuovo a questo tipo di azioni. L’ultimo colpo di Stato, quello del 2012, era iniziato proprio da lì. In quell’occasione il golpe aveva destituito il presidente Toumani Touré, in carica dal 2002. Non è chiaro se la parte dell’esercito che ha condotto il colpo di Stato abbia adesso il controllo del Paese. L’intenzione dei militari sarebbe quella di portare il Mali a nuove elezioni democratiche che rifondino il Paese, ma in via precauzionale i confini sono stati chiusi e i flussi di denaro in entrata nel Paese interrotti dalla Comunità Economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas).
Molte ambasciate presenti nel Paese hanno già avvisato i rispettivi connazionali di restare in casa e di limitare gli spostamenti, soprattutto nell’area che comprende Bamako e Kati. L’Italia non ha un’ambasciata in Mali, e gli italiani in loco possono fare riferimento a quella in Senegal.
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Crediti foto: LaPresse