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Al via la Fase 2: si rientra a lavoro ma occhi puntati sui trasporti

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Sono circa 4,4 milioni gli italiani che oggi tornano a lavoro. Riparte soprattutto chi lavora nel settore manifatturiero e nelle costruzioni, con annesso il commercio all’ingrosso. Ma il premier Conte attraverso un post su Facebook ha avvertito che l’emergenza non è finita e che si dovrà “tenere sempre alta l’asticella dell’attenzione”. Il distanziamento sociale, l’utilizzo di mascherine e lavare spesso le mani restano le linee guida di questa fase due.

Servirà senso di responsabilità per garantire il successo di questa fase di ripartenza. Particolarmente a rischio sono i mezzi di trasporto dove mascherina e distanza di sicurezza non possono mancare. I mezzi pubblici sono – infatti – un esperimento la cui riuscita è fondamentale per la tenuta della fase due. Gli occhi sono puntati sulle maggiori città italiane dove il trasporto pubblico è essenziale per tornare a lavoro. La segnaletica a bordo indica ai passeggeri la postazione in piedi da mantenere o dove è possibile sedersi.

A Roma si è cercato di spalmare l’ora di punta tra le 8.30 e le 11.30 così da evitare affollamenti e garantire il rispetto delle norme, ma chi può continuerà a lavorare da casa. I trasporti funzioneranno fino alle 23.30 ma con massimo di persone a bordo dimezzato, rispetto alla norma. I droni sorveglieranno alcuni punti nevralgici della città, come le ville e i parchi. Anche la ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli si è recata alla stazione Termini di Roma di primo mattino, proprio per osservare la situazione.

A Milano dove la situazione è più critica, la capienza dei mezzi è ridotta al 25%. L’amministrazione comunale ha invitato ad usare i cosiddetti mezzi pubblici individuali o propri per spostarsi, come biciclette e monopattini.

A Torino per sopperire alla diminuzione della capienza massima di persone a bordo, i mezzi pubblici in circolazione sono aumentati. Saranno ammesse a bordo soltanto 20 persone per volta sui bus più piccoli, rispetto alle 30 sui bus più grandi e sui tram.

A Napoli sono in aumento i flussi di persone che lasciano il Nord per rientrare in città. Sono stati predisposti, infatti, dei controlli alla Stazione Centrale e all’aeroporto. Anche qui l’esperimento del trasporto pubblico con capienza ridotta è tenuto sotto stretta sorveglianza.

A Palermo per accedere ai parchi bisognerà prenotarsi sul sito dell’amministrazione. Gli ingressi sono infatti limitati per evitare affollamenti. Anche qui non è escluso l’aumento di persone di rientro dal Nord Italia. Mentre sugli autobus sono stati posti degli adesivi a segnalare le postazioni che i viaggiatori dovrebbero mantenere a bordo.

È una ripartenza a scaglioni che evidenzia alcuni squilibri del settore manifatturiero e delle costruzioni in Italia. Secondo l’analisi statistica di Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, gran parte dei lavoratori che tornano in fabbrica o in azienda sono – infatti – al Nord.

 

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Crediti foto: LaPresse