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Coronavirus, in aeroporto test rapidi per i turisti in rientro dai “Paesi a rischio”

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Coronavirus, test aeroporto

Coronavirus, il “Cts” valuta l’efficacia dei nuovi controlli effettuati nei confronti di coloro che rientrano, in Italia, dai Paesi considerati “a rischio”. Nel mirino Spagna, Grecia, Croazia e Malta

Nuovi test

Nuovi “test rapidi” per diagnosticare il Covid-19 e più controlli in aeroporti, porti e valichi di frontiera, verso tutti coloro che entrano in Italia dai “Paesi a rischio”. Il “Ministero della Salute” si tutela cercando di evitare che i casi positivi al Coronavirus, di rientro dalle vacanze, facciano di nuovo esplodere la curva epidemiologica. I test sono in corso di validazione e (se supereranno le verifiche del “Cts”) potrebbero finire in un provvedimento. A preoccupare gli esperti, il numero dei nuovi contagi (in continuo aumento) degli ultimi giorni, in particolare tra coloro che rientrano in Italia dopo le vacanze trascorse in Paesi come Spagna, Grecia, Malta e Croazia. Soprattutto in vista del calo continuo dell’età media degli ammalati: ormai sotto i 40 anni. Questo significa che sono soprattutto i ragazzi, spesso asintomatici o con sintomi lievi, a far circolare il virus.

Opzioni

Le opzioni sul tavolo del “Cts“, emerse nel corso della riunione di lunedì a cui ha partecipato il ministro Roberto Speranza, sono tre:

  • quarantena
  • tamponi
  • test rapidi

“Dobbiamo analizzare ogni giorno la curva epidemiologica, se sale bisogna prendere provvedimenti”, hanno spiegato gli scienziati. Per quanto riguarda l’ipotesi della quarantena il problema si pone per tutti coloro che sono già all’estero e non avevano preventivato di rimanere in isolamento per 14 giorni al momento del ritorno a casa. Per questo si decide di prendere ancora tempo, monitorando l’andamento dei contagi. Intanto, dalle “Asl” di tutta Italia, arrivano segnalazioni riferite a persone positive rientrate da viaggi all’estero. Solo nelle ultime ore sono stati individuati 5 ragazzi salentini positivi di ritorno dalla Grecia, un ragazzo calabrese che ha preso il virus in Croazia, 4 giovani laziali con Covid rientrati da Ibiza e Malta.

Regioni

A “spingere” per una maggiore vigilanza sono anche le Regioni. Il Piemonte, col presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco, chiede che vengano fatti “pagare i danni a chi favorisce il contagio” e invoca controlli alle frontiere. Di “stretta rigorosa indispensabile su controlli e test sierologici” parla anche Vincenzo De Luca, sostenendo che l’80% dei nuovi contagi in Campania derivi da “contatti provenienti o rientranti dall’estero”. Il Lazio sta predisponendo la possibilità di sottoporre a test chi rientra dalle vacanze in aree ad alta incidenza di contagi in attesa che il provvedimento, come auspicato dal presidente e segretario del Pd Nicola Zingaretti, sia esteso a tutta Italia.

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Crediti Foto: Shutterstock.com