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Vorreste vedere un ritorno di “Bigodini” in tv?

E’ stato dimostrato che programmi del passato come la “La Ruota della Fortuna” o “Sarabanda” possono funzionare ancora oggi. Max Novaresi e Barbarella Cappi sono già pronti. E Mediaset che fa?

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Crediti screenshot video

“Bigodini – Il gioco che non fa una piega” è stato un programma televisivo italiano che ha fatto il suo debutto su Italia 1 nel 2000, condotto da Max Novaresi con la partecipazione del duo comico Gretel & Gretel (Francesca Zanni e Michela Andreozzi). Questo quiz a premi, incentrato sul gossip riguardante VIP italiani e internazionali, ha avuto un breve ma memorabile momento di gloria, con circa 200 puntate trasmesse tra aprile e dicembre 2000. Con il suo fascino nostalgico e il contesto unico, ci sono diverse ragioni per cui riportare in onda “Bigodini” oggi potrebbe essere una scelta vincente.

Nostalgia e revival

La televisione italiana ha dimostrato che i revival di programmi del passato possono funzionare, come nel caso di “La Ruota della Fortuna” o “Sarabanda”. “Bigodini”, con il suo tono scanzonato e la sua ambientazione originale, potrebbe attirare un pubblico nostalgico, in particolare i Millennials che ricordano gli anni 2000. Un restyling del format, magari con un conduttore nuovo o con Novaresi in un ruolo cameo, potrebbe sfruttare questa tendenza.

Adattabilità del format

Il concetto di “Bigodini” potrebbe essere aggiornato per il pubblico contemporaneo. Invece di concentrarsi solo sul gossip tradizionale, il quiz potrebbe includere domande su influencer, trend social e fenomeni pop culturali, mantenendo il tono ironico e leggero. La partecipazione di Gretel & Gretel o di nuovi comici potrebbe aggiungere freschezza, rendendo il programma appealing anche per le nuove generazioni.

Max Novaresi di nuovo alla conduzione o un refresh con un volto moderno?

Max Novaresi,  da allora, ha avuto una carriera poliedrica, passando da conduttore a autore televisivo di successo per programmi come “Affari Tuoi”, “Verissimo” e persino il Festival di Sanremo 2020. Riportarlo in veste di conduttore di un programma nostalgico potrebbe non allinearsi con il suo attuale percorso professionale, più orientato alla scrittura e alla produzione dietro le quinte. Ma, questo sarebbe tutto da vedere.

Come dovrebbe cambiare il format

Riportare il format di nuovo in onda, tuttavia, potrebbe essere una scommessa interessante. Il quiz, per funzionare, dovrebbe essere profondamente rivisto per adattarsi ai gusti e alle abitudini del pubblico moderno, integrando elementi interattivi e digitali. O, in alternativa, invece di un revival, “Bigodini” potrebbe ispirare un nuovo format che ne catturi lo spirito, ma con un linguaggio e un ritmo più in linea con il 2025.

L’esca è stata lanciata. Ora aspettiamo solo che qualche pesciolino abbocchi. I commenti rilasciati su Instagram dallo stesso Novaresi e dalla storica autrice Barbarella Cappi, non lasciano alcun dubbio: loro sono pronti! Manca solo il VIA dai piani alti!

Arriveranno buone notizie da Mediaset?

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